Nello spazio verde XXV Aprile molti frequentatori non raccolgono gli escrementi dei proprio cani-Il sindaco: “E’ difficile, se non impossibile, cogliere qualcuno sul fatto”
BASTIA UMBRA – I cittadini e i più assidui frequentatori del percorso verde e del parco naturale XXV Aprile – S. Lucia segnalano un disagio che stanno riscontrando ormai da molto tempo. “Troppe persone – dichiara Renato Vinti – che molto spesso si ritrovano con altri signori in un gazebo del parco a giocare a carte -qui vanno a spasso con i cani, che molte volte lasciano sciolti, senza preoccuparsi di raccogliere i loro rifiuti organici”.“Nel prato del parco – aggiunge il signor Mauro Bariti – ci vengono a spasso con i cani che purtroppo lasciano tra l’erba, ai lati della strada che porta al percorso verde, i loro escrementi. I bambini che giocano sul prato, appena si siedono potrebbero benissimo ritrovarseli attaccati nei loro vestiti”.La responsabilità, secondo Eugenio Passeri, non è tanto di chi gestisce la zona, che a parer suo lo fa anche abbastanza bene,ma della gente incivile che passeggia da queste parti, che esce di casa con il cane senza preoccuparsi di portarsi dietro dei guanti per raccogliere i loro ‘bisogni’”.“Anche lungo il percorso verde,e non solo nel parco – dice Lanfranco Ceccucci – la gente non raccoglie i rifiuti organici lasciati dai propri animali; mi capita spesso di pestarci sopra. E’ questione solo di senso civico, è esattamente come il problema dei rifiuti. Purtroppo – aggiunge Ceccucci rassegnato – siamo in Italia!” La signora Ornella Varani sostiene che “non c’è proprio nessuno che si preoccupa di raccogliere gli escrementi dei propri cani”. “Molti dicono che è normale che ciò si verifichi, essendo il parco vicino al percorso verde,ma io credo che di normale non ci sia proprio nulla. Non reputo ammissibile che ogni volta che si cammina si deve stare attenti a dove si mettono i piedi. Vicino a casa mia, a S. Lucia – continua la Varani – vedo solo una signora che va a passeggio portando con sè una bustina per raccogliere i rifiuti organici”.“In Italia – dice il signor Alessandro Timi – oramai questo fatto è diventato usuale. A Bastia succede ovunque, anche nei marciapiedi stradali. Ciò dimostra come per noi italiani sia estremamente difficile cambiare le nostre abitudini dal momento che modificarle comporterebbe fatiche, sacrifici, impegno, rinuncia e così via”. “Questa zona di Bastia – fa osservare Biagio Di Chiaro – è completamente dimenticata. Se qualche vigile venisse più spesso a fare dei controlli sicuramente questo problema non si verificherebbe,o magari accadrebbe meno frequentemente”.Il sindaco di Bastia Umbra Stefano Ansideri sostiene che il problema sia solo del poco senso civico dei frequentatori della zona.“I controlli – conclude Ansideri -ci sono, i vigili vengono inviati, ma è difficile, se non impossibile, cogliere qualcuno sul fatto, ci dovrebbe essere un vigile per ogni cane”.
FEDERICA FAMIANI