Bastia

Un «master plan» per lo sviluppo


 BASTIA DALL’AMMINISTRAZIONE UNO STRUMENTO CHE APPLICHI IL PRG  
 

 
 
— BASTIA —
L’AMMINISTRAZIONE comunale ha deciso di affidarsi a nuovi percorsi per rendere agibili e praticabili le previsioni del Piano regolatore generale che, a tutt’oggi non hanno trovato applicazione. Lo strumento nuovo per Bastia è il ‘master plan’, ovvero un piano di gestione per uno studio di fattibilità economica e di valutazione dell’area più pregiata del centro urbano. L’iniziativa è stata lanciata dalla giunta del sindaco Lombardi con un avviso pubblico che scadrà lunedì 22 finalizzato a favorire una soluzione all’altezza dei tempi per la zona ad ovest del centro storico fino al fiume Chiascio e delimitata a sud dalla Ss 75 e a nord dalla linea ferroviaria. Riguarda le principali aree industriali dismesse o in via di trasformazione a ridosso del centro storico: La Franchi e la Petrini. Per la prima area un anno fa fu presentato dalla proprietà un piano di recupero redatto dall’architetto Salgado, con una previsione volumetrica di circa 200mila metri cubi. Per la Petrini, o meglio per una parte di essa riguardante l’ex Pic e l’area ex Mattatoio, è stato presentato un altro piano dell’architetto Sacchetti. Entrambi le iniziative di privati sono in attesa di valutazione da parte del Comune. Ora con l’avviso pubblico per il ‘master plan’ si chiede a studi professionali di candidarsi per la presentazione di un piano di gestione. Si prevede una spesa di oltre 70mila euro per ottenere uno studio di fattibilità che consenta di programmare interventi di particolare complessità, non solo urbanistica, e che avrà un valore strategico per il futuro economico della città. Indubbiamente un passo avanti dopo mesi di impenetrabile silenzio dei responsabili comunali su una materia ‘calda’ per gli interessi economici, pubblici e privati, e per i posti di lavoro nuovi e da salvare. E’ evidente la volontà della giunta comunale di evitare le incertezze che hanno riguardato il recupero dell’ex Giontella, area nella quale si è approvato un piano nel 2003 e una variante nel 2007. Variante che nei giorni scorsi la giunta Lombardi ha deciso di ritirare per una nuova formulazione ancora tutta da definire.
m.s. 

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