Bastia

Un filo di speranza per il ciclista ferito

E’ sempre in coma «sorvegliato» 
 
ASSISI — Sono stazionarie le condizioni di L.B. l’appassionato di «mountain-bike» rimasto ferito gravemente per una caduta dalla bicicletta mentre percorreva un sentiero del monte Subasio; a preoccupare, soprattutto, un fortissimo trauma facciale. L’uomo è ricoverato all’ospedale regionale Silvestrini di Perugia dove era stato trasferito dal Pronto Soccorso del nosocomio di Assisi nel primo pomeriggio di domenica; è stato sottoposto a Tac ed è seguito costantemente dai medici che lo tengono in coma indotto farmacologicamente.
L.B., 41 anni, originario di Santa Maria degli Angeli, ma residente a Bastia, si trovava a percorrere il sentiero insieme ad altri sei appassionati di Bastia, Santa Maria degli Angeli, di Tordandrea; era tesserato per un club ciclistico di Petrignano, ma svolgeva soprattutto attività amatoriale.
Erano partiti al mattino ed avevano compiuto il giro del Subasio, salendo dalla pianura sino a Gabbiano, alla Madonna della Spella, fino agli Stazzi, zona sommitale del Subasio; un tracciato impegnativo e suggestivo, noto agli appassionati sia della mountain-bike, sia agli escursionisti.
Il gruppetto stava rientrando, passando per Assisi e poi giù, di nuovo in pianura; era circa mezzogiorno. L’incidente in un tratto in discesa, lungo il sentiero che da fonte Maddalena porta alla Rocchicciola, alla pineta di Assisi.
«Un percorso non particolarmente difficile, ma proprio per questo insidioso, soprattutto in questa stagione, quando ci sono le foglie impregnate di acqua e il tracciato è umido — dicono gli appassionati di mountain-bike —. Ci sono poi delle pietre che possono creare difficoltà e insidie; basta un attimo…».
Al momento della caduta il gruppo si era un po’ sgranato, nessuno di fatto ha visto cosa è accaduto. A soccorre il poveretto è stato uno dei compagni d’escursione che l’ha trovato a terra, privo di conoscenza.
Sono stati momenti di grande drammaticità: L.B. aveva battuto il volto, stava male. In zona due escursionisti muniti di telefonata; l’ambulanza del «118», nonostante la zona impervia, giunge con grande celerità; a bordo c’è il medico, le prime cure, il Pronto Soccorso e poi il trasferimento nel reparto specialistico del «Silvestrini»; non sarebbe in pericolo di vita. Sulla vicenda sono in corso accertamenti da parte degli agenti del Commissariato di Assisi.
M.B.
 

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