Un capitolo buio del calcio giovanile umbro è stato scritto domenica allo stadio di Pontevalleceppi, campionato regionale allievi gara P.V.Ceppi-Bastia.
A causa di fortuite coincidenze (non da ultimo la mia assenza per motivi di lavoro) la squadra del Bastia si è presentata al suddetto stadio con 15 minuti di ritardo dall’orario previsto. Visto la circostanza è stato chiesto se era possibile giocare lo stesso la partita: per l’arbitro, dopo aver sentito la federazione, non c’erano problemi ma per la dirigenza del P.V.Ceppi il ritardo era inspiegabile visto che l’orario era specificato nel comunicato regionale e quindi ha chiesto all’arbitro di redigere il referto che segnalava, appunto, il ritardo degli ospiti e quindi la vittoria a tavolino a proprio favore, dopo che tra l’altro i ragazzi del Bastia avevano già sostenuto gli esercizi di riscaldamento. Poi, comunque, i ragazzi del Pontevalleceppi hanno tra loro disputato una partitella con spettatori gli allievi del Bastia.
Faccio il dirigente ed accompagnatore da 10 anni e mai mi era successa una cosa del genere. Facciamo convegni a livello regionale parlando di cultura del calcio e buon senso da insegnare ai ragazzi, ci riempiamo la bocca di belle parole e principi da dover trasmettere ai giovani e poi…?
La cosa che mi ha fatto più male, però, è stato il sentire i nostri ragazzi il lunedì che erano rammaricati per il fatto di non aver potuto giocare una partita di calcio e quindi di non aver fatto del sano e genuino sport e non quello di aver potuto vincere a tutti costi una partita! Non ci sarà mai una cultura sportiva nel calcio in Italia se non viene prima insegnata ai dirigenti ed accompagnatori.


GRAZIANO TORDONI
(dirigente accompagnatore ACD Bastia)

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