Cittadini protestano per un progetto edilizio in una zona delicata
La casa troppo vicina a un muro del XVI secolo
Il piano prevede la demolizione di un vecchia struttura in parte del 1800 e nuovi spazi per 4000 metri quadrati
BASTIA UMBRA – Un gruppo di cittadini protesta per un nuovo edificio che dovrebbe essere costruito in città e contesta le scelte approvate in consiglio comunale a proposito del Muro degli Orti in via Piave. Il gruppo parla di interessi coincidenti a costruire e di un orientamento che “si sviluppa in senso trasversale tra le forze politiche bastiole e che supera tutti gli ostacoli che possono nascere dalle differenze ideologiche e culturali”. Il tema non è nuovo, anzi recupera e ribadisce tematiche che sono sovente al centro del dibattito cittadino nelle ultime settimane, all’interno delle quali maggioranza e opposizione si sono abbondantemente espresse. Questa volta però lo spunto per approfondire il tema nasce da una nuova argomentazione in merito alla recente approvazione del piano attuativo di iniziativa privata dell’ area tra via Veneto e via Piave. “Qualche giorno fa – riporta infatti il gruppo di cittadini – tutti i consiglieri presenti al consiglio comunale di Bastia Umbra di maggioranza e d’opposizione, ad eccezione di Luigino Ciotti, hanno approvato il piano attuativo di iniziativa privata dell’area tra via Veneto e via Piave. Questo prevede la demolizione di un vecchio edificio, in parte risalente alla fine dell’800 e la costruzione di un edificio di 4.000 metri quadrati destinato ad attività commerciali, direzionali e residenziali. In questo modo, l’ultimo tratto di muro di cinta, risalente al XVI secolo, ancora presente in questo piccolo appezzamento di terreno, sarà affiancato da un grande edificio, costruito addirittura in parte in aderenza al muro stesso, per la precisione in corrispondenza della rampa di accesso al piano interrato”. I cittadini si dichiara preoccupato per “i residenti del quartiere che verranno lasciati senza spazi verdi e parcheggi sufficienti, tanto più che aumenterà il numero di abitanti e di attività in quella zona”.
Alberta Gattucci
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