Bastia

Un desiderio, la riapertura della scuola per ciechi

Parla il nuovo dirigente Sculco

BASTIA UMBRA – Ritorno alla concretezza della didattica, dialogo con le famiglie degli studenti e informazione sulla febbre suina. Queste sono solo alcune delle iniziative con le quali si è presentato il nuovo dirigente scolastico di Bastia Umbra, Giovan Francesco Sculco. In seguito al sovvenuto pensionamento di Loredana Mondellini, la dirigenza del circolo numericamente più importante della regione è stato affidato a colui che tanto combatte perché la scuola per ciechi di Assisi non chiuda i battenti. “L’ingiustificata volontà di sopprimere l’autonomia della scuola per ciechi, trasformandola in plesso dell’istituto comprensivo Assisil, è stata giudicata negativamente dal Tar – racconta il dirigente Sculco – stessa cosa è accaduta nei confronti del tentativo di chiusura in seguito al piano di dimensionamento della rete scolastica elaborato dalla Regione. Tuttavia, nonostante che la richiesta di riapertura della scuola per ciechi sia stata sostenuta da ben 7.500 cittadini, tra cui insegnanti e famiglie degli studenti, a oggi le disposizioni del Tar non sono state ottemperate. In attesa di sviluppi, mi trovo a occupare il ruolo di dirigente nel circolo bastiolo”. Insomma, la nomina di Sculco alla guida del circolo didattico bastiolo potrebbe non essere definita; con buone probabilità, la scuola assisana per ciechi riaprirà, il dirigente tornerà al suo posto e a Bastia Umbra verrà eletto un reggente, che, come da statuto, avrebbe il compito di seguire il circolo presenziando all’incirca una volta a settimana a Bastia Umbra. Cosa che rischia di risultare insufficiente. “Nel frattempo, mi do da fare, con entusiasmo e professionalità – rassicura il dirigente Sculco – ho trovato il circolo bastiolo ben funzionante e ben gestito. Ho sollecitato il corpo docente perché torni a curare in modo particolare pedagogia e didattica, evitando di risultare oberato dal lavoro aggiuntivo a quello relativo ai programmi ministeriali; fenomeno che, spesso, rischia di penalizzare il reale scopo dell’insegnamento. Poi, ho provveduto a anticipare l’accoglienza dei nuovi alunni e delle loro famiglie presso le sedi scolastiche, in modo da diminuire il fenomeno del trauma da primo giorno di scuola. Inoltre, su sollecitazione della dottoressa Susta e gentile partecipazione della dottoressa Cicioni, ho dato disposizioni perché il circolo bastiolo fosse il primo in Umbria a svolgere attività di preparazione nei confronti della prevenzione della febbre suina”.

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