Bastia

Umbria, patto con Trento contro la denatalità

Popolazione residente a picco: 30 mila persone in meno in 9 anni, firmato protocollo per il welfare

PERUGIA Avviare un processo culturale di sensibilizzazione e di riorientamento dell’attività delle istituzioni ai bisogni e al benessere delle famiglie e combattere la denatalità: questo l’obiettivo del protocollo d’intesa che è stato sottoscritto oggi tra la Provincia autonoma di Trento e la Regione Umbria. Ad oggi hanno già aderito 15 Comuni umbri al network nazionale dei Comuni amici della famiglia: Todi, Perugia, Città di Castello, Foligno, Castel Ritaldi, Marsciano, Umbertide, Torgiano, Spoleto, Bastia Umbra, Deruta, Collazzone, Acquasparta, Terni, Orvieto e 3 Comuni hanno ottenuto la certificazione ‘Family in Italia’, cioè Perugia, Todi, Foligno.“La firma del protocollo permette di accelerare in Umbria un processo di riorientamento dell’attività delle istituzioni ai bisogni e al benessere delle famiglie, consentendo di sperimentare nuove politiche, nuovi modelli organizzativi e di welfare. In Umbria la popolazione
residente è prevista in decrescita, da 865 mila residenti nel 2021 a 835 mila nel 2030, ed è stato registrato un forte calo delle nascite, in particolare nel periodo novembre 2020 e febbraio 2021. È quindi necessario mettere in atto azioni in grado di fronteggiare, o per lo meno attenuare, le problematiche che inducono a impedire o rallentare la formazione di famiglie o la decisione di non avere figli o rinviarne la nascita” ha spiegato l’assessore alla Salute e politiche sociali della Regione Umbria, Luca Coletto. Stefania Segnana, assessora provinciale alle Politiche sociali della Provincia di Trento auspica con l’Umbria “un reciproco scambio per crescere assieme”.

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