L’evento bocciato dalla Regione. Il sindaco di Castiglione del Lago: “Scelta obbligata dopo timori di un rave”

La kermesse musicale era in programma all’ex aeroporto Eleuteri


SERENA ZULLO


CASTIGLIONE DEL LAGO – Ieri mattina vicino alla pineta dell’aeroporto Eleuteri la tendo-struttura bianca non c’era più, al suo posto era arrivato un grosso tir, molto simile a quelli utilizzati per i traslochi.
Alla fine, dopo due settimane di polemiche e posizioni velenose da più parti, l’“Umbria Beat music festival” porta armi e bagagli lontano dall’aviosuperficie: destinazione “Umbria Fiere” di Bastia. La kermesse musicale organizzata dalla società perugina Showbiz si sarebbe dovuta svolgere all’ex aeroporto Eleuteri il 31 maggio e il primo giugno: una pista a cielo aperto, punti ristoro e relax in un’area di 8 ettari recintati sotto i “battiti” house di dj come Kevorkian e Todd Terry. A quattro giorni dall’apertura delle danze, la carovana dell’“Umbria Beat musica festival” volta pagina a sorpresa e “migra” in quel di Bastia. Questa mattina in conferenza stampa gli organizzatori spiegheranno il perché della decisione finale. “È stata una scelta presa di comune accordo – tiene a precisare il sindaco Valter Carloia, che ha appoggiato il festival sin dall’inizio -. Nelle ultime due settimane è maturato un clima di sospetto e sfiducia nei confronti della manifestazione, prima con le voci false di un ‘rave’, poi sotto forma di attacchi sulla sicurezza dell’evento, ed infine con la questione dell’autorizzazione. Credo che sarebbe stato opportuno per le associazioni ambientaliste e l’opposizione visionare e valutare il progetto della manifestazione, prima di prendere una posizione così netta. La superficie occupata dal festival è di un ventesimo sul totale dell’area, noi ci siamo attenuti a quanto disponeva e permetteva la normativa”. I dettami sono quelli della legge regionale 9/1995, che istituì i parchi umbri: prevede che lo svolgimento di manifestazioni presso l’aviosuperficie – riconosciuta da una direttiva delle Comunità europea come zona di protezione speciale all’interno del parco del Trasimeno – venga autorizzato previa valutazione di incidenza ambientale.
La voce di questo “trasloco” circolava già nel fine settimana appena passato, e ieri mattina, secondo alcune indiscrezioni, sarebbe stato ufficializzato il “no” dalla Regione, come aveva preannunciato due settimane fa il responsabile dei parchi umbri, Paolo Papa. Ma la scelta di traslocare il festival a Bastia, ribadiscono da Palazzo Ducale, è stata il frutto di una serie di considerazioni che gli organizzatori e l’amministrazione hanno fatto alla luce di un clima di polemiche che avrebbe intorbidato l’immagine della manifestazione.

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