Bastia

Uffici postali insufficienti: proteste di Comune e utenti

 di ADRIANO CIOCI


BASTIA – Uffici postali che rischiano il collasso e utenti sempre più sul piede di guerra. La situazione di disagio che vivono i cittadini bastioli non è nuova: file interminabili per pagare bollettini, per riscuotere pensioni, per spedire pacchi o raccomandate.
Da anni le istituzioni pubbliche e le associazioni di categoria hanno sollecitato la Direzione territoriale di Poste Spa a voler dare risposte in termini concreti, ma al di là di qualche vaga promessa, tra l’altro non seguita dai fatti, non si è andati.
Troppo poco per una realtà urbana che conta ormai 20.000 abitanti e che chiede a viva voce un presidio da ubicare nel capoluogo, in aggiunta a quello già esistente e in appoggio al lavoro svolto dai due uffici decentrati, quello di Ospedalicchio e l’altro di Costano.
«Ci siamo mossi intorno a questa esigenza – dice il sindaco Francesco Lombardi – cercando di approfondire le problematiche degli uffici in questione anche a livello organizzativo. Comprendo la logica che muove i vertici delle Poste, animata da strategie prettamente aziendali, ma chiediamo che si tenga conto anche delle necessità dei cittadini, anziani in primo luogo, spesso costretti ad attese snervanti».
In passato la situazione bastiola venne persino fatta oggetto di un’interrogazione parlamentare, ad oggi senza esito.
Disagi sono segnalati anche nell’ufficio periferico di Costano che fa da supporto ad una popolazione che conta circa duemila abitanti e che serve una vasta campagna.
Qui il problema si comincia ad avvertire in termini di afflusso, in quanto proprio per il perdurare della situazione di disagio nell’ufficio di Bastia centro, molti utenti vi si riversano. L’unico impiegato vive una situazione paradossale: è dotato di mezzi tecnici obsoleti e spesso anche difettosi, che non gli consentono sempre di affidare le operazioni alla lettura ottica dei bollettini, ai fini di una maggiore speditezza. Inoltre, essendo solo, e non potendo abbandonare lo sportello, deve rinunciare anche a talune ”esigenze” personali. Impensabile.
«Su questi argomenti – dice Rosella Aristei, capogruppo delle liste civiche di Bastia – presto chiederemo spiegazioni ai responsabili delle Poste».


 

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