— BASTIA UMBRA — Il Comitato di Costano si è presentato: ‘Ecco perché daremo battaglia’ «IL PAESE è unito. Abbiamo già raccolto 500 firme. Non abbiamo alcuna intenzione di piegarci a un progetto che non ha alcun beneficio per i cittadini ma che risponde solo a interessi privati». Il Comitato di Costano si è presentato ieri mattina e mette in chiaro subito quello che pensa. L’impianto a biomasse per la produzione di biogas non lo vuole: «Presenta troppi rischi. Non ci sono benefici per i cittadini, ma in gioco ci sono solo gli interessi dei privati. Comprometterà una zona agricola di pregio. Senza considerare che questa è un’area ad alta densità abitatativa e, quindi, ovunque venisse costruito, rischierebbe di finire in mezzo alle case. Ancora: c’è il rischio a nostro parere dell’impoverimento e dell’inquinamento delle falde acquifere. Senza consiederare, poi, che questo è un territorio già compromesso, nel quale si è già dato abbastanza dal punto di vista ambientale. Grazie all’intervento della magistratura — continua dal Comitato — abbiamo cominciato a respirare da un paio d’anni a questa parte, figurarsi se adesso possiamo tollerare l’idea di trovarci vicino un simile impianto. Domani (oggi, ndr) incontreremo il sindaco e cercheremo di capire quali sono le reali intenzioni dell’amministrazione. Quindi — concludono dal Comitato di Costano — metteremo un campo una forma civile ma assolutamente ferma di mobilitazione. Faremo tutti i ricorsi amministrativi che ci saranno consentiti. Il paese è unito e questo è un dato di fatto».
E ANCHE il sindaco Stefano Ansideri interviene sulla vicenda dell’impianto a biogas per respingere le accuse ritenute strumentali del Pd, ma anche per chiarire alcuni aspetti. Riferendosi alla realtà di Costano ricorda che questa terra è stata oggetto di pesante inquinamento nel passato dovuto ai liquami delle stalle di suini. La proposta di oggi «va nel senso di voler valorizzare terreni e territori, che molto hanno risentito negativamente dell’azione del passato. Mi piace approfondire, ora — spiega Ansideri — un argomento che sta a cuore ai nostri amici di sinistra: la richiesta di intervento dell’amministrazione comunale per individuare a Bastia aree nelle quali vietare l’installazione di impianti a biomasse. La legge regionale e i regolamenti individuano già i siti meritevoli di attenzione ed esprimono titolo di preferenza per la localizzazione dei nuovi impianti in prossimità di detrattori ambientali, (depuratore civile), già presenti». E’ chiaro che la proposta di impianto, alla luce della normativa vigente e di autorevoli pareri scientifici non rappresenti un problema per l’ambiente, ma, al contrario, può contribuire al suo miglioramento evitando di usare la combustione di elementi fossili. «Resta il fatto — conclude il sindaco — che il provvedimento autorizzativo del nuovo impianto di competenza della conferenza dei servizi (costituita da 21 tra enti, e settori tecnici), sta seguendo il suo iter con l’acquisizione dei pareri, attraverso i quali si potrà conoscere la legittimità del progetto».

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