Bastia

Tutti uniti per la chianina

La città aderisce all’associazione per la tutela del marchio 
 
BASTIA — Non una riunione di routine quella che stamani vedrà a Bastia i rappresentanti dei Comuni, non solo umbri, che hanno aderito all’associazione «Città della Chianina». Ci sono infatti tutte le municipalità che vantano sul proprio territorio l’allevamento di questa pregiata razza bovina che ha il suo fulcro in Toscana, nell’aretino, ma anche in provincia di Perugia e in altri Comuni delle Marche e del Lazio. Tutelare il marchio e le caratteristiche della chianina è l’obiettivo dell’associazione, che si riunisce a Bastia per mettere a punto il programma della prossima edizione di Agriumbria, che si svolgerà nel centro fieristico regionale «Lodovico Maschiella», ad inizio primavera 2006.
La riunione di oggi si tiene nella sede di Umbriafiere alle 10,30 e sarà coordinata dal presidente della società di gestione del centro Lazzaro Bogliari, mentre il Comune di Bastia sarà rappresentato dall’assessore Luigi Tardioli. L’incontro odierno è quasi un ritorno alle origini, perché proprio Agriumbria tra gli anni Settanta ed Ottanta fu protagonista del rilancio della Chianina, un’epoca in cui questa razza dava segni di crisi sia produttiva, sia commerciale.
Oggi, invece, dopo la crisi della «mucca pazza» i consumatori sono tornati ad apprezzare la qualità della carne chianina, oggi proposta non solo sui banconi di vendita del Centro Italia. La tutela e valorizzazione del marchio ormai coinvolge attivamente non solo le associazioni zootecniche e gli enti locali direttamente interessati, ma anche le istituzioni regionali che sembrano determinate ad inserire la chianina tra i prodotti tipici di qualità.
M.S. 

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