Tante idee per rilanciare il centro storico ma l’Ascom mette i paletti
“Pretendiamo che ci sia un ampio confronto sul piano”
ASSISI (fla.pag.) – Sì a interventi che migliorano il centro storico di Assisi e delle sue frazioni e la vivibilità per cittadini e turisti, ma questi vengano discussi con i cittadini, con le categorie e con le associazioni e non solo nelle stanze di palazzo. La richiesta – che serve anche a dissipare le voci “ricorrenti ed incontrollate che hanno gettato scompiglio nella categoria” – arriva da Stefano Leoni, delegato per il centro storico dell’Associazione commercianti, che pur plaudendo “ogni intervento finalizzato a migliorare il volto di tutto il Comune di Assisi, la qualità della vita dei cittadini e dei turisti”, sottolinea come “ogni azione dell’amministrazione che coinvolge direttamente e fortemente la cittadinanza (nel caso specifico il nuovo piano per l’arredo urbano, ma anche il prg, il piano per il traffico e i parcheggi) non può uscire dal cassetto dell’amministrazione senza prima esser stato soggetto alla larga partecipazione democratica dei cittadini, delle categorie e delle associazioni. In una fase di grave difficoltà per gli operatori – spiega Leoni – ci stupirebbe (e siamo certi che così non sarà) vedere che una delle priorità è quella di regolamentare le ‘spallette’ dei commercianti, magari imponendo nuovi balzelli o ammende a chi già fatica a far quadrare i conti in questa fase di recessione senza in alcun modo gravare sulle casse pubbliche”. Per il rappresentante dell’ Ascom, viste le caratteristiche della maggior parte dei locali dell’ assisano (perlopiù spazi angusti e senza vetrine) ulteriori provvedimenti restrittivi sulle spallette, peraltro di proprietà privata, “danneggerebbero in maniera gravissima i 1200 negozi che mantengono una famiglia e spesso anche dei dipendenti: è più che sufficiente applicare l’attuale ordinanza, una delle più restrittive d’Italia, lasciando le spallette in uso ai legittimi proprietari cosi come dichiarato dal sindaco Ricci in una pubblica assemblea dell’ Ascom. Invece che di bacheche, tende e piante – aggiunge Leoni – o di quello che riguarda i commercianti, sarebbe più urgente occuparsi di pubblico arredo e segnaletica pubblica e turistica (questa si davvero carente!), decoro, traffico, turismo, costo e gestione dei parcheggi! In poche città con lo stesso tipo di turismo i commercianti sono ordinati come nella nostra – conclude Leoni – e siamo sicuri che quanto scritto sia già condiviso dai nostri amministratori, dei quali abbiamo sperimentato spesso, e ci auguriamo di farlo ancora, disponibilità ed impegno”. Adesso staremo a vedere quali reazioni ci saranno e soprattutto di che tipo.
Corriere-2010-08-25-pag21