Bastia

Tutta la città in corsa per il Palio

I più sicuri della vittoria Moncioveta e Portella. Approccio soft per Sant’Angelo ma San Rocco non demorde

I rionali raccontano la loro sfida. Con allegria ma anche con grinta

BASTIA UMBRA – Quarantasettesima edizione del Palio de San Michele. Gli occhi sono puntati sulla festa; ma come vivono la sfida i rionali? Quali sono i sentimenti con cui i volontari di Moncioveta, Portella, Sant’Angelo e San Rocco stanno affrontando l’edizione 2009 della festa in onore del santo patrono? Sicuramente, i più certi delle proprie capacità sono quelli del rione rosso, che mostrano la convinzione di vincere a tal punto da non prendere in considerazione nessun’altra ipotesi. “Chi vince il palio quest’anno? La risposta mi pare sia fin troppo scontata: il Moncioveta” dichiara il rionale Mario Ricci “siamo senza dubbio la squadra più preparata da tutti i punti di vista”. “In effetti, l’organizzazione è il nostro pezzo forte” aggiunge Filippo Ferranti “come anche l’impegno e l’entusiasmo di tutti i rionali, che, dopo aver collezionato gli ultimi due anni di vittorie, non sembrano intenzionati a cedere di un passo”. Carlo Cellini, fresco dalle competizioni svoltesi ieri sera in piazza Mazzini, descrive come più che positiva anche la preparazione agonistica dei rionali: “Sebbene il nostro forte sia il tiro alla fune, non c’è una specialità nella quale non siamo competitivi”. Insomma, di fronte alle certezze del Moncioveta, le speranze del Portella sembrano essere modeste; eppure, soprattutto dal giorno seguente alla sfilata di piazza, i rionali blu hanno cominciato veramente a intravedere una concreta possibilità di vittoria.
“Quest’anno vince Portella – annuncia Lisa Piccardi – la sera di lunedì 28 settembre rialzeremo il palio in piazza Mazzini. Dimostreremo a tutti quanto valgono le donne che sono a capo del rione”. “Di certo, siamo coscienti di aver fatto un buon lavoro per quanto riguarda le sfilate – sottolinea Omar Bizzarri – specie sulle maschere presentate. Tutto in piazza filato liscio, senza alcun intoppo; ora vediamo come i giurati giudicheranno il nostro lavoro”. Dello stesso parere è Marco Frattini, che, infatti, commenta: “La sfilata quest’anno è andata molto bene; poi, prevedere a chi andrà il palio è come indovinare un temo al lotto. Intanto, sembra che Portella sia in vantaggio, il che non ci dispiace”. Il rione che sembra più orientato su uno spirito di sano divertimento, pur senza perdere di vista l’obiettivo della vittoria, è Sant’Angelo. “La fiducia che abbiamo nell’esito per noi positivo li questa competizione in corso deriva dalla recente formazione di un gruppo di giovani rionali gialli – racconta Alessio Binarelli -tutti pronti a spendersi in manodopera senza lesinare nulla”. “Ci divertiamo e, proprio per questo, vinceremo” afferma sicuro Roberto Cassetta “e il fatto di aver dovuto montare la sfilata in meno tempo rispetto agli altri rioni, a causa del mercato settimanale mattutino, non ha comportato variazioni nella nostra prestazione”. Ma è Claudia Maurizzi a confermare la freschezza dello spirito dei rionali gialli, evidente anche nell’impostazione della sfilata di piazza: “Inventarsi qualcosa di nuovo, dopo tanti anni di manifestazione, non è facile. Sant’Angelo quest’anno porta la modernità nel palio, fatta di ritmo e allegria”. Alla fine, il rione più autocritico e autoironico è San Rocco, caratteristiche forti di un gruppo affiatato, quanto vario per competenze. “Faccio i miei complementi a Portella per la sfilata proposta” ammette Matteo Cuppoloni “ma il premio Top-petti non ce lo toglie nessuno”. “Circa le sfilate, credo che vada distinto l’aspetto spettacolare da quello che riguarda l’originalità” puntualizza Luca Rosignoli “in questo senso, la sfida si preannuncia ardua, ma ancora tutto da giocare”. “Il tema da noi trattato era forte” aggiunge ancora Beatrice Giubilei “eppure, i rionali verdi hanno deciso di trattarlo con semplicità. Quindi, faccio i miei complimenti a tutti coloro che ci hanno lavorato”.
Alberta Gattucci

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