Bastia si raccoglie intorno ai familiari dell’imprenditore morto
«CHIAREZZA»I parenti chiedono certezze sulle circostanze del drammatico decesso
C’ERA ANCHE LA SQUADRA DI CALCIO I giocatori e l’intera città hanno voluto ricordare Domenico
BASTIA UMBRA –UNA CITTÀ attonita ha dato l’estremoo saluto ieri all’imprenditore Domenico Pelagatti, scomparso giovedì scorso improvvisamente, Le esequie si sono potute celebrare solo ieri, dopo il nulla-osta della salma rilasciato dal magistrato lunedì scorso, dopo gli esiti dell’autopsia, che avrebbero certificato la morte per annegamento. I funerali sono stati celebrati nella chiesa parrocchiale di San Michele Arcangelo affollata di amici, parenti ed estimatori di Domenico che è stato salutato con sentimenti di sincera commozione.
IL FERETRO era appoggiato davanti all’altare, sovrastato dai fiori della mamma, signora Marisa, e dagli striscioni del Bastia Calcio di cui Domenico è stato vicepresidente, e della sua Roma di cui era tifoso. In prima fila la moglie Sabrina, il figlio Federico e le sorelle Michela e Sabina. Il rito funebre e la messa sono stati celebrati da più sacerdoti: il parroco Don Girolamo Giovannini, don Franco Santini, parroco di San Marco e vicino alla famiglia, il diacono Beniamino Manca, amico fraterno di Domenico, e un sacerdote salesiano anche lui amico di famiglia. Nell’omelia don Girolamo si è soffermato sul significato della morte che arriva improvvisa e alla quale ognuno è bene si prepari.
ANCHE la partecipazione attiva dei preti è un’ulteriore testimonianza della vita sociale che aveva accompagnato Domenico, uomo dalle grandi passioni sportive: per la Roma prima, nel Bastia calcio poi, in cui ha militato da ragazzino per diventare poi dirigente dopo aver guidato e accompagnato nei primi calcio il figlio Federico. La folla era composta da bastioli che conoscevano Domenico, gli abitanti di Borgo I Maggio dove risiede la famiglia e soprattutto la prima squadra del Bastia Calcio in casacca biancorossa, guidata dal tecnico Grilli e dal presidente Sandro Mammoli.
A RICORDARLO è il direttore generale Moreno Marchi che ha vissuto la sua storia di uomo di calcio. «Eravamo insieme nelle giovanili e dopo abbiamo condiviso tanti momenti felici. E’ una perdita grave che ci addolora – ha detto Marchi –«. Oltre al comprensibile dolore, la famiglia vive momenti strazianti, ancora in cerca di capire come e perché Domenico ha incontrato improvvisamente la morte.
Massimo Stangoni

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