Si è tolto la vita gettandosi nel Chiascio

BASTIA UMBRA – È stato trovato ieri mattina il corpo di C.A., il pensionato di 66 anni scomparso un paio di giorni fa: fondamentale – oltre al grande impegno delle volanti della polizia di Stato coordinate dall’ispettore Carlo Gerelli, e al lavoro della guardia forestale – è stato l’intervento dei vigili del fuoco di Assisi e Perugia e di tre unità dei sommozzatori dei vigili del fuoco del comando provinciale di Grosseto che, con unità e attrezzature del nucleo speleo alpino fluviale, dopo circa 3 ore di ricerche effettuate sul Chiascio utilizzando anche auto respiratori ad aria, alla profondità di circa 2 metri hanno individuato e recuperato il corpo, per cui il pm Giuliano Mignini ha disposto un’autopsia. Le ricerche sono state particolarmente difficoltose, a causa delle numerose barriere artificiali presenti nel Chiascio, e per gli ostacoli creati dai tronchi d’albero depositati dalla corrente: per ottimizzare il lavoro e garantire la sicurezza degli operatori, il personale sommozzatore e saf ha operato una preliminare settorializzazione del campo di ricerca, adottando la ricerca a corridoio, più idonea per le caratteristiche dell’intervento. C.A. era scomparso tra mercoledì e giovedì, abbandonando il suo mezzo di trasporto – un ‘ape’ con dentro il portafoglio e tutti i documenti ed effetti personali – in mezzo alla carreggiata che costeggia il percorso verde di Bastia Umbra e passa sopra il Chiascio. Le ricerche erano andate avanti per tutta la giornata di giovedì, purtroppo senza esito: anche ieri gli investigatori hanno sentito parenti ed amici del 66enne, ma nessuno ha saputo spiegare per quale motivo l’uomo – descritto come una persona tranquilla e non afflitta da particolari problemi – abbia deciso di suicidarsi. Nel suo appartamento non sono stati ritrovati biglietti d’addio, segno – questa l’ipotesi degli inquirenti – che la decisione di togliersi la vita è stata presa d’impeto: unica certezza, la partenza del 66enne da casa, che secondo i vicini avvenuta all’una della notte tra mercoledì e giovedì.
Flavia Pagliochini

Pdf: Corriere-2010-03-27-pag25

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