Bastia

Trovata la macchina della rapina

Indagini senza novità utili dopo il violento colpo nella gioielleria

BASTIA UMBRA – (val.ant.) La polizia di Stato sta indagando per rintracciare i due uomini che hanno rapinato la gioielleria “La Clessidra”, immobilizzando il titolare e due clienti. Gli agenti stanno facendo accertamenti e sentendo i testimoni dell’episodio, anche se per ora i malviventi, due italiani tra i 25 e i 30 anni dal chiaro accento campano, sembrano non aver lasciato tracce. Pare che l’auto a bordo della quale sono fuggiti sia stata ritrovata completamente vuota. La gioielleria, nella centralissima via Roma, non disponeva di telecamera, cosicché non vi sono immagini che possano essere d’aiuto. A illuminare la pista degli investigatori potrebbero invece essere alcuni indizi che i rapinatori avrebbero lasciato durante altri colpi che sembra abbiano realizzato in altre zone dell’Umbria con metodi analoghi a quelli usati a Bastia. Alla “Clessidra” i due sono riusciti a entrare nel negozio fingendosi clienti, ai quali il titolare ha iniziato a mostrare la merce della cassaforte. I due hanno preso l’uomo a calci e pugni, immobilizzandolo poi con del nastro isolante e portandolo nel laboratorio del retro. Mentre i banditi stavano svaligiando il negozio, un cliente venuto a cambiare una batteria e un amico del titolare hanno suonato; sono stati fatti entrare da uno dei rapinatori, che, col sorriso sulle labbra, li ha condotti nel retro con la scusa di farli parlare col proprietario. Qui sono stati legati anche loro. Alla fine, proprio all’uscita dal locale, i malviventi hanno fatto scattare inavvertitamente l’allarme, che è collegato con la questura.

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