Bastia

Troppe vie intitolate agli uomini Arrivano le figure femminili

La decisione della giunta per rispettare la parità di genere. Non mancano le polemiche

di Flavia Pagliochini
BASTIA UMBRA Troppe vie maschili, Bastia Umbra cerca il riequilibrio e proporrà l’intitolazione di vie e piazze anche a personaggi femminili. Ma la proposta dell’assessore Elisa Zocchetti, sostenuta da tutta la giunta Pecci, non manca di far discutere. Le priorità, il senso delle critiche, dovrebbero essere altre. Nello specifico, sottolinea la giunta, su 460 vie piazze e piazzette 150 sono le intitolazioni a personaggi maschili, solo 19 a quelli femminili. Il resto si tratta di nomi di monti, laghi, fiumi, città e altre denominazioni varie. “Le pari opportunità passano anche per la valorizzazione del patrimonio intellettuale femminile”, spiega la delibera di giunta con cui l’amministrazione Pecci “intende attuare una toponomastica paritaria che rappresenti in egual modo personaggi maschili e femminile (50% ognuno) per quanto concerne la denominazione degli odonimi stradali, l’intitolazione di strutture educative, sociali, sportive e di altro luogo pubblico, comprese le iscrizioni e lapidi commemorative. La denominazione di vie e piazze -dice l’assessora Zocchetti -è da considerarsi un elemento costitutivo della memoria storica e collettiva della città e come tali, meritevole di attenzione e tutela da parte dell’amministrazione, soggetto competente. Pertanto – conclude la nota – si ritiene che una corretta parità di genere debba essere attuata in tutti
i settori, compresa la toponomastica, al fine di promuovere la presenza delle figure femminili nella cultura del nostro Paese, valorizzandone il patrimonio intellettuale in ogni sua forma”. Ma la proposta non piace al consigliere regionale, Stefano Pastorelli: “L’amministrazione di centrosinistra, eletta di recente, ha dedicato i primi tre mesi del suo mandato all’inaugurazione di opere pubbliche realizzate dalla precedente amministrazione di centro-destra, guidata da Lungarotti. Ora questa scelta, che dimostra la mancanza di idee e di iniziative concrete da parte dell’amministrazione: la parità di genere nelle intitolazioni è una questione banale e non rilevante per la gestione della città. Per assurdo se ci fossero dieci vie da intitolare e dieci donne meritevoli, l’amministrazione dovrebbe comunque trovare cinque uomini per rispettare la parità di genere”.

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