Bastia

Trilly confezioni, spunta l’ipotesi cassa integrazione

Ospedalicchio – Fissato al 28 febbraio l’incontro definitivo con la finanziaria interessata a rilevare l’azienda


In attesa che i rappresentanti della Finanziaria che ha manifestato interesse ad acquisire la Trilly confesioni di Ospedalicchio di Bastia Umbra vengano finalmente in Umbria per avviare la trattativa le associazioni sindacali hanno partecipato ad un incontro che si è tenuto ieri in Regione per definiere le misure da adottare per affrontare la crisi. Presente l’attuale proprietà, l’incontro è stato un’occasione per mettere a punto una soluzione alternativa qualora il 28 febbraio, la data ultima fissata per il prossimo appuntamento, ci si trovi di fronte all’ennesimo slittamento da parte dei potenziali acquirenti.
L’ipotesi più accreditata è che si proceda alla richiesta della cassa integrazione straordinaria, seppur nella consapevolezza che si tratta di un iter complesso vista l’entità del numero dei lavoratori che dovrebbero usufruire del provvedimento (sono 22 i lavoratori rimasti, sui 32 impiegati in azienda prima della crisi, ndr) A questo scopo è stato stilato un documento, concordato tra le parti anche se ancora da sottoscrivere, propedeutico all’attivazione della procedura che consentirebbe la parziale copertura economica delle mensilità dei lavoratori a partire dallo scorso gennaio. Il tutto qualora lunedì prossimo, giornata che si rivela dunque decisiva per il futuro dell’azienda tessile e dei dipendenti – che hanno sospeso l’attività a aprtire dal mese di dicembre 2006 – ci si trovi di fronte ad un nulla di fatto con la Finanziaria.
L.PAR.

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