Serie D Il trainer del Bastia presenta la sfida con l’Arezzo, ricordando il duello di 17 anni fa, con il suo Sansepolcro finito alle spalle degli amaranto
di Francesca Muzzi
AREZZO -Diciassette anni dopo, si ritrovano di nuovo l’uno di fronte all’altro. L’Arezzo e Nofri da una parte, Sauro Trillini dall’altra.
Oggi è sulla panchina del Bastia e come Nofri,ha preso la squadra in corsa. Diciassette anni fa, però, era su quella del Sansepolcro.
Storico fu il campionato 1995-1996 che l’Arezzo vinse a spese dei bianconeri, penalizzati dal caso Guidotti. Da allora le strade dell’Arezzo e quelle di Trillini non si sono più incrociate. E sabato (ufficializzato l’anticipo come riportato ieri anche dal “Corriere dell’Umbria”) si rivedranno. Sul piatto ci sono tre punti pesanti per entrambe.“Noi ne abbiamo bisogno – dice Trillini – Se non fosse scesa la nebbia a Piancastagnaio, dove stavamo vincendo per 2-0, a quest’ora potevamo affrontare la partita con l’Arezzo in modo diverso. Ma, stando così la situazione, non ci possiamo permettere passi falsi”. Voglia di rivalsa? Trillini dice di no: “L’Arezzo di quella stagione è stata una grandissima squadra.Una rivale con giocatori importanti, uno dei quali affronto stavolta da allenatore”. Anche con Nofri la sfida è inedita. I due non si sono mai affrontati: “É la prima volta anche con lui – dice l’allenatore del Bastia – Un segno degli anni che passano. Gli auguro davvero una grande carriera, perché so che è un ragazzo in gamba”.
Tanto che dal suo arrivo in amaranto,l’Arezzo è salito fino alla soglia dei play off. Un po’ come il Bastia: “Penso che sabato sarà una partita equilibrata.Siamo in piena bagarre.Ufficialmente non siamo salve nessuna delle due e se guardiamo, la classifica è molto corta. Basta poco anche per ritrovarci nei play off”.Dal presente al passato. Serse Cosmi ha sempre dichiarato che l’Arezzo avrebbe vinto il campionato anche senza quella penalizzazione del Sansepolcro. “Beh, con il senno di poi, si può ragionare in diversi modi – aggiunge Trillini -.Io penso che quella sia stata una grandissima
annata. Ho ottimi ricordi, certo a me quella non promozione mi costò tantissimo, visto che a livello personale ho perso qualche anno.
Avrei potuto frequentare prima il corso di Coverciano e invece…va be’, ormai siamo qua.
L’Arezzo è stata una rivale importante.Tantissime sfide, tante con Serse”. E sabato sarà il duello che arriva dal passato, quello che evoca ricordi e precedenti che parlano solo amaranto. “Da questi campionati – spiega ancora Trillini – manco da dieci anni. É strano ritrovarci l’Arezzo. Una piazza importante che merita senza dubbio altri palcoscenici”.
Le due squadre arrivano all’appuntamento con tre punti di distanza l’una dall’altra. Amaranto 40 e Bastia 37, con quest’ultima che deve recuperare la partita a Piancastagnaio (il prossimo 10 aprile).
All’Arezzo ormai basta pochissimo per festeggiare la salvezza e magari per ambire a qualcosa di più. “Ma noi del Bastia – ribadisce Trillini – Abbiamo bisogno di questi tre punti. E dunque non giocheremo sull’onda dei ricordi”. E se anche fosse così,i precedenti dicono Arezzo.
Non fosse altro per la vittoria del campionato di 17 anni fa. Corsi e ricorsi storici? Trillini e il Bastia sono avvertiti.