Il Pd pungola l’amministrazione sui tempi per i lavori e presenta la petizione sottoscritta dai cittadini

BASTIA UMBRA Si vede la luce per la riapertura totale del ponte di Bastiola, anche se il Pd non molla la presa, depositando 300 firme di cittadini che chiedono a gran voce certezze sui tempi. Dopo che il Tar ha bocciatola
richiesta di sospensiva nel ricorso amministrativo relativo all’opera (relativamente alla parte del Tescio) il Settore lavori pubblici del Comune di Bastia Umbra, attraverso la Centrale unica di commitenza, ha fissato per il 9 febbraio la data per la seduta pubblica, durante la quale saranno aperte le buste contenenti le offerte economiche delle 9 imprese che hanno partecipato al bando di gara. Al termine delle operazioni verrà individuato il soggetto
che provvederà alla materiale esecuzione dei lavori per la riapertura del Ponte a doppio senso di circolazione,
con la realizzazione di adeguate barriere di protezione e del nuovo percorso pedonale. Il Partito democratico, più volte critico sul tema, non molla la presa: il primo febbraio il segretario Giacomo Giulietti e il consigliere Pasquale Borgarelli hanno depositato le circa 300 firme che erano state raccolte nel corso delle assemblee pubbliche. “Con questo gesto, dopo aver atteso invano le scadenze indicate dall’amministrazione bastiola, si vuole sollecitare la giunta e la maggioranza che la sostiene ad adoperarsi concretamente per risolvere una problematica particolarmente sentita dalla cittadinanza tutta, data la posizione strategica di un’infrastruttura fondamentale della viabilità urbana”,è
scritto in una nota. “L’avere ancora un po’ di pazienza che è stato  richiesto ai cittadini dalla stessa amministrazione
in un recente comunicato -spiegano i due amministratori – non può essere considerata una risposta adeguata
in una situazione che non solo continua a richiedere sacrifici considerevoli a cittadini e residenti, ma ha determinato e sta determinando gravi disagi e danni economici in termini di perdita di fatturato alle numerose attività economiche e commerciali che insistono nella zona e nei quartieri limitrofi”.

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