Bastia

Trebbiatura nell’aia per tornare alle origini

Dalle 16 al villaggio Paffarini la quarta edizione della rievocazione storica

BASTIA UMBRA Il passo lento e sonnolento di Vivarella e Veronella, due splendidi esemplari di chianina addestrate “al tiro” del carro, riporta alle atmosfere di un tempo, quando la raccolta del grano era una festa irrinunciabile che scandiva la vita e il mondo contadino. Un cappello di paglia, una vecchia camicia e via, tutti insieme a mietere il grano, organizzato e raccolto in cavalletti – quest’anno il raccolto è stato circa di 50 quintali – per evitare che si bagni in caso di pioggia, in attesa di aver preparato il “barcone”. Parte da queste premesse l’appuntamento in programma per oggi al villaggio Paffarini, in via Cambogia, dalle 16 in poi, dove sarà di scena la tradizione, legata a doppio filo con il territorio, con la quarta Festa della Trebbiatura voluta dalla famiglia Paffarini per non dimenticare la memoria rurale umbra e in particolare di Bastia. Un’autentica attrazione sarà la collezione di attrezzature storiche (un trattore Landini 45, una trebbia Saimm Tresigallo, una mietilega Bcs, un trattore Nuffield 350, un Amog diesel degli anni 50 e un carro d’epoca trainato da buoi di razza Chianina oltre ad altri mezzi restaurati dalla famiglia e da altri collezionisti della zona). “Un modo per ricordarci da dove veniamo – spiegano i Paffarini che hanno ideato e organizzato l’evento – e un omaggio alla comunità e ai suoi valori per ritrovarsi in una grande famiglia”. Non mancherà una ricca merenda con musica e porchetta sull’aia per chi ha partecipato alla rievocazione della trebbiatura.

 

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