Bastia

Tre stranieri in manette Spacciavano eroina e coca

Arrestati dai carabinieri due albanesi, che “rifornivano” Cipresso, e un nordafricano-Il tunisino stanato a Ponte San Giovanni ha cercato di fuggire
BASTIA UMBRA Intenso fine settimana per i carabinieri della compagnia di Assisi e della stazione di Bastia Umbra, che al termine di serrate attività di indagine hanno arrestato tre cittadini stranieri, due albanesi e un nord africano, per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti: la prima operazione è stata condotta dai militari bastioli, che dopo aver acquisito informazioni su un giro di spaccio, hanno condotto accertamenti arrivando ad individuare nella frazione di Cipresso i terminali finali da cui gli assuntori della zona si rifornivano dello stupefacente. Dopo alcuni pedinamenti e appostamenti i militari hanno fatto scattare il blitz che ha consentito di arrestare due albanesi poco più che ventenni con l’accusa di detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti e di sequestrare circa 10 grammi di cocaina nascosta all’interno di pacchetti di caramelle che i due stranieri lasciavano vicino un palo della luce.I militari del nucleo operativo e radiomobile hanno invece arrestato un tunisino trentacinquenne: l’attività di pedinamento dei tossicodipendenti della zona che andavano a rifornirsi di droga a Perugia ha condotto i militari nelle vicinanze di un parco pubblico di Ponte San Giovanni. Dopo aver osservato un continuo via vai di macchine e di persone, i militari sono entrati in azione ed hanno sorpreso il tunisino il quale, dopo essersi accorto della presenza dei militari, se l’è data a gambe per campi, tentando la fuga.Dopo un breve inseguimento ha provato a nascondersi nella vegetazione, non
prima però di essersi liberato delle dosi di droga che aveva con sé: i carabinieri lo hanno rintracciato recuperando anche le dosi di eroina e cocaina di cui il pusher si era disfatto (circa 5 grammi). Arrestato con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio, è stato giudicato con rito direttissimo e associato alla casa circondariale di Capanne, tenuto conto della sua condizione di clandestinità in Italia e dei numerosi precedenti specifici a suo carico.
Fla.Pag.

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