Ennio Verducci era intervenuto per recuperare la vettura, poco lontano dall’uscita di Sant’Egidio verso Cesena: è deceduto sul colpo. Il conducente negativo ai test sull’assunzione di droga e alcol

di Luca Fiorucci

PERUGIA Il recupero di un’auto in panne. L’ennesimo in oltre quindici anni di lavoro per la carrozzeria di Bastia Umbra. Ennio Verducci, 59 anni di Palazzo di Assisi, aveva appena finito di imbracare la vettura, quando è stato travolto da un autocarro che procedeva lungo la stessa carreggiata della E45. L’incidente ieri mattina, intorno alle 11, nei pressi dell’uscita di Sant’Egidio, in direzione Cesena. Verducci era intervenuto per recuperare il mezzo, aveva parcheggiato l’autocarro sulla banchina, lungo la corsia, a non troppa distanza da una piazzola. Mentre stava per completare le procedure di recupero, lo schianto. Il furgone, secondo quanto ricostruito, ha centrato il mezzo di soccorso e quindi l’operatore, uccidendolo sul colpo. Il conducente del furgone, secondo quanto è stato possibile ricostruire, si è immediatamente fermato, dando l’allarme e cercando di prestare i primi soccorsi a Verducci. Ma ogni tentativo si è rivelato inutili, troppo gravi le ferite riportate per il violento urto. L’autista, si apprende, è stato sottoposto ai test per appurare l’eventuale assunzioni di alcol, che hanno dato esito negativo. La Procura, che coordina le indagini della polizia stradale, ha aperto un fascicolo per omicidio stradale. Proseguono gli accertamenti per ricostruire l’incidente. Ennio Verducci, come detto, da anni lavorava per la ditta specializzata di Bastia Umbra, la Nuova Amico & Malizia. Chi lo conosceva lo ricorda come un lavoratore molto scrupoloso, esperto, un uomo tutto lavoro e famiglia. Famiglia, in senso esteso, della quale si prendeva cura anche dedicando il suo tempo libero a lavoretti di manutenzione ogni volta che ce ne era bisogno. Sposato con Monica, molto conosciuta anche per la sua attività di parrucchiera a Palazzo, era padre di due figli, uno iscritto all’Università, mentre la figlia aveva iniziato a lavorare come agente di polizia locale. «Il suo orgoglio» raccontano gli amici, che ne ricordano la grande soddisfazione per quei ragazzi che vedevsno realizzarsi i propri sogni. L’ennesima morte sul lavoro in una regione che continua a essere segnata dai lutti. «Con profonda tristezza e commozione, esprimo a nome mio e della comunità il più sentito cordoglio per la tragica perdita di Ennio Verducci – è il messaggio della sindaca Vittoria Ferdinandi –. In questo momento di immenso dolore, ci stringiamo con affetto alla famiglia, agli amici e ai colleghi. Ribadiamo con fermezza l’impegno, propositivo e concreto, per la sicurezza sul lavoro, affinché tragedie come questa non abbiano più a ripetersi. La sicurezza e la dignità dei lavoratori saranno sempre la nostra priorità».

Comunità nello strazio – Amore profondo per la famiglia

Ennio Verducci Viveva a Palazzo di Assisi

Ennio Verducci lavorava per la carrozzeria di Bastia Umbra da oltre quindici anni. Un lavoratore esperto, molto scrupoloso. Una persona di quelle a cui la definizione «gran lavoratore» calzasse a pennello. Un uomo diviso tra l’officina e la famiglia: la moglie Monica, titolare di un salone di parrucchieria e i due figli, uno studente universitario e la figlia maggiore agente di polizia locale. L’orgoglio di un padre che vedeva i figli incamminarsi per la loro strada. Molto conosciuto ad Assisi e non solo, Ennio Verducci è ricordato per la sua generosità e disponibilità verso il prossimo che non mancava mai di mettere a disposizione della comunità. Amava viaggiare in camper con la moglie e, prima che diventassero grandi, anche con i figli.

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