di ERIKA PONTINI
PERUGIA –RESTA il traffico illecito di rifiuti. E solo tre ‘colpevoli’. L’allora presidente di Codep, Graziano Siena, l’allevatore di suini, che conferì illecitamente, Stefano Zanotti e l’autotrasportatore Gianni Berretta. Con loro la Corte d’assie di Perugia – presidente Mautone, a latere Noviello – usa la mano pesnate: 4 anni (Siena), 3 (Berretta) e 2 (Zanotti con le attenuanti generiche) e una sfilza di pene accessorie. Mentre per il resto manda assolti tutti gli imputati e boccia la ricostruzione accusatoria che voleva responsabili dello scandalo di Bettona i consiglieri Codep, gli allevatori, i trasportatori e i compiacenti funzionari dell’Arpa. Niente. Per i giudici ci fu un traffico di rifiuti ma nessuna associazione per delinquere, nessun disastro ambientale e nessun avvelenamento delle acque, come contestato dalla procura. Un reato, quest’ultimo, che aveva fatto lievitare la richiesta di pena fino a 12 anni di reclusione. In fondo nasceva tutto da un cittadino che non riusciva a lavarsi con l’acqua del suo pozzo e si era rivolto al Noe.
LA CORTE esce dalla camera di consiglio dopo 7 ore e mezzo e dopo sette anni dal blitz «Laguna de cerdos» dei carabinieri del Noe, coordinati dal pm Manuela Comodi. Il magistrato aveva chiesto condanne per complessivi 105 anni. I difensori l’assoluzione. In particolare i giudici hanno stabilito che Rinaldo Polinori, Antonio Bagnetti, Massimo Mencarelli, Susanna D’Amico e Claudio Menganna sono innocenti dal traffico di rifiuti «per non aver commesso il fatto». Assolti «perchè il fatto non sussiste» tutti gli imputati dagli altri reati contestati: Sergio Longetti, Massimo Mencarelli, Giuseppe Meschini, Graziano Siena, Rinaldo Polinori, Nicola Taglioni, Renato Taglioni, Stefano Zanotti, Antonio Bagnetti, Susanna D’Amico, Claudio Menganna, Giovanni Mattoni, Nicoletta Gianmario, Gianni Berretta, Renato Mattoni, Giuseppe Meschini, Giampolo Proietti e Paolo Schippa.
LA CORTE ha inoltre stabilito che i tre condannati dovranno ripristinare lo stato dell’ambiente entro nove mesi. Interdetti (Siena e Berretta) per 5 anni dai pubblici uffici e per due anni (anche Zanotti) dalle contrattazioni con la pubblica amministrazione e dagli uffici direttivi e da funzioni giuridiche. Pesanti anche i risarcimenti da liquidarsi in sede civile. I giudici hanno riconosciuto provvisionali esecutive nei confronti del Ministero dell’Ambiente (50mila euro), i comuni di Bettona (20mila), Bastia (10mila), Assisi (10mila), Bevagna (10mila) e Cannara (5mila).
IN PARTICOLARE i tre condannati erano accusati di «smaltimento illecito dei rifiuti liquidi e solidi prodotti presso l’allevamento di Zanotti e conferiti all’impianto gestito da Codep». Stando agli atti d’accusa «Berretta, proprietario di un autospurgo, effettuava 144 trasporti di rifiuti in assenza di esatta indicazione dei terreni, degli estremi delle comunicazioni per l’utilizzo agronomico, di attestazione sui pesi effettivi, occultando la destinazione finale e il reale quantitativo dei reflui smaltiti».