BASTIA — Erano pronti a respingere qualsiasi imposizione dall’alto, i rappresentanti dell’Unione comunale diessina che l’altra sera, nella sede del partito in piazza Mazzini, hanno incontrato Piero Mignini, membro della segreteria regionale, invece del segretario Bracco. «Gli strappi non servono — ha detto Mignini —, per preparare al meglio la prossima tornata amministrativa è necessario, invece, il massimo di unità della coalizione di centrosinistra». La segreteria umbra della Quercia lavora a questo obiettivo — ha spiegato – intende farlo stabilendo un raccordo forte con la realtà periferica». Ha peraltro confermato che «il nodo del candidato sindaco a Bastia è sul tavolo regionale e ancora nessuna decisione è stata definita. «E’ possibile che vada alla Margherita — ha ammesso Mignini —, ma noi faremo di tutto perché rimanga ai Ds; condizione indispensabile, però, è l’unità d’azione tra i vari livelli del partito». Calma e sangue freddo. Dunque un avvertimento per coloro che nelle scorse settimane hanno accelerato creando ostacoli nel dialogo locale con la Margherita. La Quercia bastiola, divisa sui nomi e anche sui metodi, appare invece unita nel voler confermare ad un proprio esponente la guida del Comune. Ora, dice qualcuno convinto che la Margherita non abbia un candidato credibile, possiamo andare a vedere.
m.s.
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