Dopo la rinuncia di Lombardi a ricandidarsi, primi movimenti dentro e fuori i due schieramenti


Nel Pd due in campo:Cesaretti e Cecchetti
PIERPAOLO BURATTINI


BASTIA UMBRA – La fine della ricreazione è suonata: a far squillare la campanella è stato il sindaco Francesco Lombardi in persona che senza tanti giri di parole ha preso carta e penna e messo fine al pissi – pissi che da settimane agitava il Pd e il centrosinistra tutto.
Lui come era prevedibile, non si ripresenterà: ora tocca ad altri impugnare la bandiera del centrosinistra e scendere nell’agone. Dunque i giochi, sono aperti ufficialmente. E nessuno ha intenzione di perdere tempo o di girare a vuoto. Qualcuno a già messo già i piedi nel piatto, come si dice, mentre molti altri si preparano a farlo. Questo un panorama della situazione ai blocchi di partenza.
CENTROSINISTRA – Da una parte la squadra dei “quarantenni” ex Ds insieme a una cospicua fetta di colleghi della ex Margherita; dall’altra un fronte che va dall’influente ex sindaco e amministratore unico dell’Fcu Vannio Brozzi e arriva a comprendere ambienti economici di primo piano della città. In mezzo le intramontabili liste civiche che però questa volta più che coltivare la propria solitudine sembrano volersi aggregare intorno al movimento dipietrista dell’Italia dei Valori. Questo in sintesi ciò che al momento si muove nella pancia del centrosinistra. Andando nel particolare, per quanto riguarda il gruppo dei “quarantenni” formato dai vari Pecci, Marchi Tabarrini e Belli sembra abbastanza certo che quest’area lavori alla costruzione di un tandem o ticket che dir si voglia in cui il candidato a sindaco dovrebbe spettare a un ex Margherita mentre uno dei quattro si accomoderebbe sulla poltrona di vice. Tutti gli indizzi al momento fanno prevedere che il candidato a sindaco possa essere individuato nella persona dell’attuale vice sindaco Nadia Cesaretti, persona che riuscirebbe a coniugare la raccolta del consenso con la capacità amministrativa. Lo schema per non rimanere solo sulla carta ha però bisogno di due ulteriori passaggi: il primo riguarda l’accettazione della candidatura da parte della diretta interessata, il secondo, invece, la capacità del gruppo dei “quarantenni” di lavorare unitariamente a questa strategia e di non dividersi al loro interno come spesso invece è avvenuto in passato. Questo sul primo versante. Per quanto riguarda invece il secondo schieramento, quello che tra i capifila vede schierato l’ex sindaco Brozzi, sembra orientato a puntare le sue carte sul giovane e stimato professionista locale Alessio Cecchetti. D’estrazione moderata e molto ben in vista dagli ambienti economici bastioli Cecchetti, già revisore dei Conti del Comune e membro del Cda di Perugia Rete, per il momento non sembra aver sciolto la riserva circa la sua possibile discesa in campo ma tutto fa presagire che alla fine, dietro precise rassicurazioni, il giovane possa rompere gli indugi e decidere di dare essere della partita.
LISTE CIVICHE – A lato delle due fazioni, si posiziona tutta quell’area che fa riferimento ai vari movimenti civici e che di fatto si riconosce nella leadership di Rossella Aristei. Stando ai primi contatti è possibile che questa volta a dare man forte al progetto possa esserci anche il partito dell’Italia dei Valori. Se questo è quanto emerge nel campo di centrosinistra si capisce bene come già ora più di un militante e dirigenti individui nello strumento delle primarie una via d’uscita per individuare il candidato a sindaco senza incappare in una guerra fratricida dagli esiti incerti ma di sicuro dannosi per l’intera maggioranza. Da questo punto di vista il segretario provinciale del Pd Piero Mignini e il coordinatore regionale Maria Pia Bruscolotti hanno iniziato già a muoversi per cercare di mettere al posto giusto le tessere di un puzzle tutt’altro che semplice.

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