di Paola Lungarotti candidato Sindaco centro destra Bastia Umbra

L’onestà intellettuale e morale che mi ha sempre caratterizzata è una guida che non mi abbandona nemmeno in campagna elettorale, dove agli auguri reciproci “che sia una campagna elettorale corretta” si contrappone invece una campagna elettorale misera, costruita più sule illazioni quasi diffamanti. Solo perché così si ha qualcosa da dire.

E non è la prima volta che mi sta capitando. Ma anche questa volta per me è semplicissimo controbattere e smontare le illazioni.

È grave quanto accaduto. È molto grave!  Un video divulgato su Facebook dal Movimento 5 Stelle Bastia Umbra recita così “Spese esorbitanti a Bastia…come può un candidato sindaco sperperare tanti soldi propri o di terzi…?!?…) parla di 14.400,00 euro. I dati riportati sono privi di fondamento, ed è onere di chi sostiene un argomento fornire la documentazione a sostegno delle proprie tesi.

La lealtà, l’equilibrio, la trasparenza e l’etica sono i valori e la forza nell’impegno per la mia città e con la mia città.

La campagna elettorale della sottoscritta e della coalizione che mi sostiene si ispira al confronto delle idee e non sulla lizza inscenata, tanto per confondere i cittadini e mascherare preoccupanti vuoti sul programma da proporre sul nostro futuro di Bastioli.

Questi sono i nostri costi 2172,00 non 14.400,00 euro. Basta andare alla Dogre e richiedere gli atti per verificare. La stampa di ogni manifesto si aggira sui 30,00 euro.

Come ben vedete non mi è difficile. Forse è più difficile per i 5 Stelle motivare un atteggiamento politico che ha dell’inquisitorio: un moralismo così esacerbato mi spaventa. Devo pensare che debba pubblicare anche il mio conto corrente personale? Non mi preoccupa, ma da quello che so non vivo in uno stato assolutista. Che la loro crociata di perbenismo li autorizzi ad esprimere considerazioni, peggio ancora giudizi, su come ciascun cittadino spenda i propri denari?

Essere persone per bene significa dire la verità, significa riportare tutti i fatti di tutte le forze politiche che hanno usufruito dei poster per la campagna elettorale.

Contraddittori anche in questo.

Nel Consiglio comunale del 30 aprile, l’opposizione ha criticato il Sindaco Stefano Ansideri per non essere stato intraprendente nell’ amministrare Bastia, intraprendenza tradotta in maggiore indebitamento delle casse comunali e conseguente rischio di aumentare le tasse, visto e considerato che Bastia è tra i comuni dell’Umbria a più bassa tassazione. Il Sindaco ha risposto che dei propri soldi può fare quello che vuole, di quelli dei cittadini deve rendere conto a loro e quindi cercare di spenderli nel miglior modo possibile. Bene, è per questa “scuola” che ho accettato di amministrare il mio Comune. Vi ricordo che sono la figlia di quel commerciante che siglava acquisti e vendite con una stretta di mano e una trascrizione su un proprio taccuino nero. Niente di più, bastava la parola.

Naturalmente mi riservo di adire nelle sedi istituzionali preposte per la mia tutela. Cosa che preferirei comunque non fare, indipendentemente da eventuali scuse o meno che potrebbero arrivare dopo questa precisazione.

Andiamo avanti, la vera sfida si disputa su altri livelli di qualità, serietà, responsabilità.

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