Il giudice lo aveva allontanato dalla famiglia per le continue percosse alla madre. Arrestato dai carabinieri
BASTIA UMBRA – Ancora violenza sulle donne, tanto più agghiacciante perché a commetterla è un figlio di appena 21 anni nei confronti della madre, e della fidanzata intervenuta per calmarlo: uno scatto d’ira costato al giovane l’arresto in esecuzione di un provvedimento restrittivo emesso dalla magistratura di Perugia concordando con le risultanze investigative degli uomini dell’Arma assisana guidata dal capitano Andrea Pagliaro.Da tempo i carabinieri della stazione di Bastia Umbra seguivano la vicenda ed erano più volte intervenuti a casa della donna,stanca dei continui maltrattamenti subiti dal figlio che la avevano costretta a rivolgersi aimilitari per chiedere aiuto. “Mio figlio è violento, mi rende la vita impossibile”, ha detto la donna ai carabinieri, parlando di litigi continui per futili motivi che spesso sfociavano in aggressioni violente e pericolose. Per questo motivo già in un primo momento il tribunale di Perugia aveva imposto al ragazzo un provvedimento di allontanamento dalla casa dei genitori. In quella circostanza il ragazzo aveva promesso al giudice che avrebbe mutato la sua condotta e che non avrebbe mai più fatto del male alla mamma. Una promessa di sole parole, che è stata nel giro di pochi giorni disattesa: il giovane è tornato a casa enel corsodell’ennesimo litigio ha nuovamente
picchiato la madre ed anche la fidanzata accorsa nel frattempo per cercare di calmarlo. Proprio la violenza su una giovane che poteva essere sua figlia ha indotto la madre del ragazzo, sfinita dopo tante peripezie, a chiedere nuovamente l’aiuto del comandante della stazione carabinieri di Bastia Umbra (non nuovi a questo tipo di operazioni: è di poche settimane fa l’arresto di un uomo di origini laziali per atti persecutori, maltrattamenti in famiglia e lesioni personali, anche qui originati da futili motivi) che, dopo aver riferito tempestivamentei fatti alla magistratura,ha tratto in arresto il giovane.Il ventunenne si trova ora ristretto al carcere di Capanne “dove –
concludono i carabinieri – potrà riflettere sulle violenze commesse”.
di Flavia Pagliochini
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