Bastia

Torgiano-Bastia Una «bruttura» da dimenticare


 Eccellenza  
 
 
 
Luca Vagnetti
Torgiano
LO ZERO A ZERO finale non basta a descrivere lo scempio del «Fausto Braca», dove Torgiano e Bastia sono riuscite in un’impresa più unica che rara: non creare nemmeno uno straccio di occasione da gol in tutto l’arco della partita. In fin dei conti il pareggio fa comodo ad entrambe le contendenti, il modo in cui è giunto non fa sicuramente onore a nessuna delle due. Pur sbagliando tanto, troppo, anche le cose elementari, il Bastia ha quantomeno provato a costruire, o sarebbe meglio dire ad abbozzare, tracce di azione palla al piede, peccando gravemente di imprecisione dalla tre quarti in su.
IL TORGIANO, invece, ha sparacchiato qualche calcione dalle retrovie e poco altro: niente gioco sulle fasce, dove aleggiavano i fantasmi dei desaparecidos Najdaoui e Schioccola, niente inventiva per vie centrali. Per tutti i primi quarantacinque minuti le presenze di Speziali da una parte e Tajolini dall’altra sono poco più che coreografiche, data l’assenza totale di conclusioni verso lo specchio della porta su ambo i fronti.
IL SECONDO TEMPO, pur lasciando in eredità la stessa sconcertante pochezza tecnica del primo, regala flebili segnali di vita calcistica: un tiro centrale di Marianeschi che Speziali respinge senza affanni al 10’ e una fuga di Di Giuseppe conclusa dall’attaccante del Torgiano con un sinistro sull’esterno della rete al 22’ sono quanto di meglio la partita ha da offrire. Nemmeno l’ingresso di un propositivo Battistelli nell’ultimo quarto d’ora si rivela quel tocco di magia di cui il match avrebbe bisogno: evidentemente, per i ventidue in campo, non era proprio giornata

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