LA STAGIONE TEATRALE  
Grande attesa al cinema Esperia i due «mostri sacri»
  

 
BASTIA UMBRA – STASERA TERZO appuntamento della stagione teatrale con «Todo modo», opera di Leonardo Sciascia, che andrà in scena alle 21 al cinema teatro Esperia. Protagonisti due mostri sacri del teatro italiano, Paolo Ferrari e Giuseppe Pambieri (nella foto), che interpretano un classico della letteratura italiana del Novecento. La regia di «Todo Modo» è di Fabrizio Catalano, nipote dell’autore del “Giorno della civetta”, con la collaborazione di Maurizio Marchetti. La corruzione, la schizofrenia del potere e, ancor di più, una dilagante, mancanza di idee e di principi sono protagonisti di questo romanzo.
Il testo, poi adatto in teatro, fu scritto nel 1974, in un clima di aspre contrapposizioni ideologiche avvelenato dal terrorismo, da Leonardo Sciascia come un poliziesco «al contrario» nel quale la società, già imperfetta e malata, conteneva prepotente il seme della colpevolezza. Questo thriller prende avvio dalla letteratura, ma anche dal cinema, quello d’impegno civile di Elio Petri, per trasfigurarsi, in palcoscenico, come l’opera dell’ingiustizia, in un clima dove il colpevole potrebbe essere chiunque. Nel corso dello spettacolo, gli eventi si susseguono a ritmo incalzante, e i protagonisti – uomini con idee e visione del mondo totalmente differenti – si scontrano e si confrontano. Il contesto ambientale è l’eremo di Zafer, un casermone immerso nella campagna italiana, dove ogni estate politici, banchieri e altri potenti di varia natura si riuniscono per dedicarsi ai loro esercizi spirituali. A guidarli c’è un prete potente e scaltro, don Gaetano, figura che Sciascia traccia come un personaggio incredibilmente intelligente, ma anche contraddittorio ed enigmatico. Improvvisamente avviene il primo omicidio: quello di un onorevole, che viene freddato durante un grottesco rosario collettivo. Seguiranno altri due omicidi, ma non si giungerà ad alcuna soluzione. Il racconto imbastito da Sciascia diventa un giallo di denuncia politica: nessuno sa chi abbia materialmente compiuto gli omicidi di Zafer, ma tutti sanno che sono avvenuti a causa di un clima di corruzione, nato nella generale mescolanza di potere politico, economico e religioso.
m.s.

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