Interpellanza della Travicelli sugli alberi che erano davanti al vescovado
Il consigliere vuole pure sapere se verranno sostituiti
ASSISI – Dopo l’articolo del nostro giornale del maggio scorso, relativo al taglio degli alberi di tiglio in piazza del Vescovado nonostante le buone condizioni di salute della maggior piante delle piante oggi eliminate, il consigliere Claudia Travicelli (Pd) ha presentato un’apposita interpellanza al sindaco Claudio Ricci e all’assessore preposto per sapere la motivazione del taglio degli alberi presenti sulla piazza e se ne è prevista la sostituzione. Come riportato all’epoca dal Corriere, su segnalazione di un gruppo di cittadini, alcune piante sono state tagliate perché malate, ma sono stati eliminati anche tigli sani: le piante (messe a dimora agli inizi del ‘900 – assieme a quelli di Borgo Aretino, dove il filare di alberi presenta qualche ‘buco’ mai sostituito da nuove piante, e piazza Santa Chiara – per ricordare il cinquantenario ritrovamento del corpo di Santa Chiara) hanno più di 100 anni, ma considerato che un tiglio ha vita media di 250 anni, erano ancora in buone condizioni. “Spesso leggiamo nei giornali locali che il sindaco presenzia alla messa a dimora di nuovi alberi da parte degli scolari delle scuole del territorio – scrive Travicelli – e poi scopriamo si tagliano alberi sani nel centro storico di Assisi, senza dare spiegazioni ai residenti che poi chiamano noi consiglieri comunali per avere informazioni in merito. Per quale motivo – chiede Travicelli – sono state tagliate quelle piante? Forse per interessi privati particolari o per promesse, per poi fare posto forse a un più agevole parcheggio di alcune vetture, quando poi ci si rifiuta di tagliare piante malate che causano allergie ai cittadini, come successo qualche anno fa a Santa Maria degli Angeli? I cittadini mi dicono che alcune di quelle piante godevano di ottima salute, il sindaco è in grado di rendere pubblico il documento che certifica che quegli alberi erano ammalati? Ma soprattutto, i tigli saranno sostituiti? Bisogna – argomenta il consigliere – dare il buon esempio ai nostri figli, cui diciamo che gli alberi sono la nostra vita e che tagliarli è un delitto. Anche nei centri storici come Assisi purificano l’aria e costituiscono una forte parete antirumore, abbassano la temperatura e umidificano l’aria: anche per queste ragioni – conclude Travicelli – più volte durante la discussione del nuovo piano regolatore generale la sottoscritta ha più volte sottolineato che i piani e i disegni delle città dovrebbero prevedere quanti più alberi e zone verdi possibili”.
Flavia Pagliochini

Corriere-2010-08-05-pag21

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