Il Bastia non capitalizza e così nel secondo tempo i biancazurri vincono
Battistelli centra il palo su calcio di rigore, poi escono i ragazzi di Burzigotti che vanno in rete con Martinelli e Cenci
Occasione sprecata anche da Belkchack Grandi parate deI portiere ospite Zandrini prima dell’uno-due decisivo
BASTIA – Si corre il rischio di essere ripetitivi e logorroici, ma nel calcio, se non si capitalizza, alla lunga si viene puniti. Questa regola non codificata viene puntualmente applicata da decenni in moltissimi campi di calcio e, se anche gli austeri codici di leggi scritte avessero sempre una così puntuale applicazione, forse il nostro sarebbe un paese migliore.
Ma torniamo al campo. Contro l’Umbertide Tiberis il Bastia gioca un ottimo primo tempo, dominando il campo in ogni settore ma sprecando delle ghiottissime occasioni. I timidi ospiti, orfani di pedine importanti, sono del tutto sterili dalle parti di Tajolini ed in difesa soffrono i continui inserimenti degli avanti biancorossi. E già al 6’ Zandrini con un gran balzo è costretto a deviare in angolo un fendente di Polchi. Sull’out sinistro Battistelli fa ballare Carubini, mentre a destra è Belkchach a rendere la vita dura a Caselli.
Ed al 25’, proprio su un cross di Belkchach, Mancini da incorna clamorosamente a lato. Pochi secondi più tardi invece, una punizione di Battistelli esalta le dote acrobatiche di Zandrini, che si salva con l’aiuto della traversa. Il gol locale è comunque nell’aria e, quando l’arbitro al 31’ concede un rigore al Bastia per un fallo di Cuccarini su Marchetti, tutti credono che il momento dell’agognata rete sia giunto. Ma la bordata di Battistelli dal dischetto si stampa beffarda sul palo. Il rumore metallico della palla che incoccia il montante rimane nella mente dei tifosi bastioli, come un triste presagio.
Triste presagio che diventa realtà al 5’ della ripresa: una palla scodellata in area da Fabbri diviene oggetto di contesa tra Martinelli e Pizzi. I due ingaggiano una lotta fatta di rimpalli, l’ultimo dei quali sorride all’esterno ospite che uccella Tajolini con un maligno rasoterra. Il gol ha l’effetto di un repentino cambiamento di vento: il Bastia si sgretola psicologicamente complice anche l’aumentare della stanchezza, gli uomini di Burzigotti invece si esaltano e appena otto minuti dopo sfiorano il raddoppio con un velenoso diagonale di Martinelli fuori di poco. Stancamente e senza la brillantezza iniziale il Bastia preme alla ricerca del pari lasciando invitanti spazi agli avversari; su uno di questi corridoi al 20’ si inserisce il neo entrato Bregolisse che taglia l’area bastiola con un preciso traversone sul quale sono in ritardo Zanchi e Pizzi ma è puntualissimo Cenci per il 2-0.
La partita finisce praticamente qua.
Nonostante la vittoria, i cinici ospiti sono comunque eliminati dalla Coppa Italia a causa della peggior differenza reti. C’è ancora una flebile possibilità di passare il turno invece per il Bastia, a patto che gli uomini di Cocciari superino domenica il Castel Rigone con tre reti di scarto.
BASTIA (4-3-3):Tajolini 5.5; Silva 6 (31’st Valecchi sv), Zanchi 5.5, Pizzi 5.5, Galli 6; Gnagni 6, Polchi 6, Marchetti 6 (26’st Monacelli 6); Battistelli 5.5; Mancini 5.5, Belkchach 5.5 (20’st Moroni 6). A disp.: Sensi, Cardinali, Giacometti, Marianeschi. All:Cocciari 6.
UMBERTIDE TIBERIS (4-4-2):Zandrini 7;Carubini 5.5, Patrizi Daniele 6, Cuccarini 6, Caselli 6; Bucarini 6 (20’st Grilli 6), Citti 6 (5’st Bregolisse 6.5), Patrizi Roberto 6.5, Martinelli 6,5; Fabbri 6 (22’st Catoggio 6), Cenci 6.5. A disp.: Broccoli, Ciribilli, Volpi. All.:Burzigotti 6.5.
ARBIRTRO: Lancia di Foligno 6.
MARCATORI: 5’st Martinelli (UT), 20’st Cenci (UT).
NOTE:Spettatori 50 ca. Battistelli (B) al 32’pt calcia sul palo un rigore. Ammoniti: Polchi(B). Angoli 5-3. Recuperi: 1’pt, 5’st.
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