Il consiglio ha approvato una variazione di bilancio per il Cst

ASSISI – Una giornata speciale per i 27 studenti del corso di laurea in economia del turismo che ieri hanno svolto la sessione estiva delle tesi di laurea triennale in economia dei gestione dei servizi turistici e per i 9 che questa mattina affronteranno quella specialistica in economia del turismo. La tesi è stata infatti discussa nella sala della Conciliazione del palazzo comunale, location voluta dagli studenti e da Libero Mario Mari (presidente del corso di laurea in economia del turismo) e concessa dal sindaco Claudio Ricci e dal preside della facoltà di economia Pierluigi Daddi per sottolineare l’importanza del corso (e dell’indotto da esso generato) per tutto il Comune di Assisi. E di turismo si è parlato anche nel corso del consiglio comunale svoltosi ieri sera, due i punti all’ordine del giorno dedicati al tema (entrambi approvati), il primo quello relativo alla variazione di bilancio da destinare al Centro italiano di studi sul turismo, cui il capogruppo Udc Antonio Lunghi si era già dichiarato contrario; Franco Matarangolo della Mongolfiera ha sottolineato come “il Comune poteva fare di più, è da un anno che si parla del rischi chiusura, serve un progetto e non basta approvare una variazione di bilancio”. A entrambi ha risposto il sindaco Ricci, ricordando come il Comune nel 2008 “non optò per il diritto di recesso che avrebbe significato la fine della struttura” e spiegando come “in virtù della legge 77/2006 il Centro, anche grazie ad un consistente finanziamento del ministero per i beni e le attività culturali, potrebbe diventare un osservatorio sui siti Unesco italiani. Non c’è nessun dipendente a zero ore – ha aggiunto il sindaco ricordando anche il lavoro di raccordo con i sindacati – viene usata la cassa integrazione in deroga e la ‘sostenibilità’ del personale (che dovrebbe passare da 18 a 13 unità) sarà raggiunta grazie ai prepensionamenti”.Secondo punto all’ordine del giorno la modifica del capitolato d’oneri e del bando di gara per l’affidamento in gestione del Monte Frumentario, anche qui duro attacco del consigliere Matarangolo che ha parlato di “fallimento della progettualità da parte del Comune, che vuole affidare a terzi un palazzo prestigioso ma non a norma”. Un concetto ribadito da Lunghi, secondo cui “il Comune non riesce a trovare una strategia di crescita seria”. Edo Romoli del Pd ha chiesto il ritiro della pratica in favore di una discussione sul rilancio del centro storico, accusando la giunta di “voler contrapporre Assisi a Santa Maria Angeli”. Ragionamento smentito dal sindaco e da Sandro Elisei, “la giunta – ha detto il capogruppo del Pdl – lavora all’insegna dell’integrazione”.
Flavia Pagliochini

Corriere-2010-07-20-pag21

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