Assalita con la pistola davanti alla figlia

BASTIA UMBRA —UN MISTERO CHE è durato pochissime ore. Puntuale la risposta dei carabinieri — con l’arresto del rapinatore — all’aggressione avvenuta sabato pomeriggio a Bastia Umbra.

E’ stata una brutale rapina ai danni di una mamma appena uscita da un negozio, in pieno giorno da parte di un uomo armato di pistola che ha colpito ripetutamente alla testa la donna pur di ottenere il bottino, appena 150 euro. L’immediato allarme e il dispiegamento dei carabinieri anche in borghese, guidati dal capitano Andrea Pagliaro, hanno consentito di recuperare i soldi e arrestare il responsabile. L’episodio, tuttavia, per la violenza, le modalità e il luogo della rapina, rappresenta un grave campanello d’allarme che conferma i timori già espressi settimane fa dal sindaco Ansideri al comitato provinciale per la sicurezza pubblica. QUESTA LA ricostruzione dei fatti. La donna aveva deciso di fare la spesa con la propria figlioletta di 5 anni, quando intorno alle 16 del pomeriggio si è trovata coinvolta in un autentico incubo. Uscita con le buste della spesa da un supermaket a ridosso dello stadio comunale, si è avvicinata al parcheggio dove aveva lasciato l’auto. Dopo aver fatto salire la figlioletta sul sedile anteriore destro e depositata la spesa, la donna stava entrando in auto, quando un uomo corpulento, alto un metro e 80, con il volto travisato da occhiali da sole le ha impedito di chiudere lo sportello e, sotto la minaccia di una pistola, ha preteso che gli consegnasse il borsellino. La donna ha reagito, anche impaurita per le sorti della bambina, e il rapinatore l’ha colpita ripetutamente alla testa con il calcio della pistola. A questo punto la bambina ha cominciato a gridare. L’uomo, afferrata la borsa con il denaro, è fuggito a piedi lasciando la donna, quasi priva di sensi, riversa sul sedile dell’auto in un bagno di sangue. Alcuni passanti hanno dato l’allarme al 112 e i carabinieri sono intervenuti accerchiando l’area per un rastrellamento capillare. Intanto, la donna è stata portata all’ospedale di Assisi, dove le sono stati applicati diversi punti di sutura alla testa per le ferite provocate dal calcio della pistola. NEL GIRO DI MEZZ’ORA è stata ritrovata la borsa della spesa, vuota, e poco dopo è stato fermato l’uomo a poca distanza. Si tratta di un 40enne, napoletano con numerosi precedenti, trovato ancora in possesso dei 150 euro del bottino. Portato a confronto, è stato riconosciuto senza esitazione dalla donna come l’aggressore. Momenti di concitazione quando i familiari della donna hanno appreso che quell’uomo era l’aggressore e hanno minacciato di farsi giustizia da soli, lì sul posto. I carabinieri hanno subito trasferito l’uomo nel carcere di Capanne.

di MASSIMO STANGONI

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