L’ESCALATION DEL TIMORE:


La paura comincia da venerdì: una scossa viene registrata alle 22.08. E’ di magnitudo 2.4, della scala Richter e l’epicentro è tra Bastia, Assisi, Cannara e Bettona.
Sabato: stessa area, altro sisma (magnitudo 3,3) registrato alle 00.42. Viene seguito da una replica di magnitudo 3 alle 00.50. Un’altra scossa verso l’una.
Ieri: la terra trema un’altra volta, poco dopo le 16 sempre nella zona di Bastia Umbra, Assisi e Cannara. La magnitudo stavolta è di 1.7 gradi della scala Richter



IL PERICOLO Scosse a ripetizione, avvertite in una vasta area: la gente è scesa nelle strade, qualcuno ha dormito un auto


ASSISI — Ancora terremoto: una lunga scia di scosse che martella l’Umbria (nella notte e anche, come alle 16 di ieri, durante il giorno) e che ha fatto tornare — soprattutto nelle zone che furono colpite dal sisma del ’97 — la paura.


ASSISI — Dopo il «brivido» di venerdì sera, la terra ha tremato nella notte tra sabato e domenica (alle 0,41), con scosse successive alle 0.49 e poi alle 1), di primo mattino e, appunto, nel pomeriggio Tutto è stato chiaramente avvertito dalla gente e, nei primi eventi, c’è stato anche un boato. Non risultano danni, ma la preoccupazione della gente cresce, visto il reiterarsi dei fenomeni. Ad Assisi il ricordo del sisma del 1997 è forte: tra l’altro, nel week-end si era svolta la festa del Calendimaggio; venerdì la scossa (3.1 scala Richter) è stata registrata mentre erano n corso le rievocazioni di vita medievale in Parte de Sotto, la notte di sabato mentre era in pieno svolgimento la sfida canora e nella piazza del Comune. Vie centrali affollatissime, fra costumanti, visitatori e turisti. La reazione è stata composta, ma subito si è cercato di avere informazioni (anche se più di una persona, per prudenza, ha voluto dormire in auto). Più sorpresi — se non spaventati — i tanti turisti. «Ma era proprio terremoto? Non l’avevo mai sentito prima in vita mai», commentava l’altra notte una donna in visita ad Assisi con un gruppo proveniente dalla Sardegna, alla ricerca di rassicurazioni; la scossa, il ‘battesimo’ con il sisma, l’aveva avvertita mentre era seduta su una panchina. Ma i turisti si sono rivelati tenaci: gli eventi sismici non hanno rallentato il loro afflusso. E anche i pellegrini, anche ieri, hanno preso d’assalto vie, piazze e monumenti.
BASTIA — Era stato un avviso inaspettato la scossa di venerdì notte, poco prima della 23. Un sisma ‘anomalo’ sentito come un colpo secco che aveva lasciato perplessi i bastioli. Poi nella notte tra sabato e domenica la replica — avvertita perfettamente — con le tre scosse:
la seconda, più forte, ha fatto tremare i lampadari. E’ tornato improvviso, il passato, il terrore: moltissime le telefonate a vigili del fuoco, carabinieri e polizia (soprattutto da parte di anziani), non tanto per segnalare danni, quanto per avere informazioni e rassicurazioni. La gente è scesa in strada nel timore che le scosse potessero ripetersi. Un via vai di persone in auto, soprattutto lungo il rettilineo che congiunge Bastia a Santa Maria degli Angeli, tra i residenti dei due centri limitrofi che si scambiavano impressioni e timori. Nessun danno, però: non è stata allertata neanche la protezione civile comunale.
FOLIGNO — E il ripetersi delle scosse, nella notte, ha seminato paura anche nel Folignate. La prima, quella di mezzanotte e mezza, è stata distintamente avvertita tanto in centro città che a Scanzano, Vescia, Belfiore ed in molte delle località montane già pesantemente segnate dal terremoto del ‘97: numerose le famiglie svegliate nel pieno del sonno dal tremare di muri, armadi e suppellettili. Dall’altra parte, sul versante bevanate che confina con Cannara (uno dei punti che delimitano la zona dell’epicentro che ha compreso anche Bastia, Bettona ed Assisi), le cose non sono andate diversamente. Ieri mattina in piazza a Bevagna non si parlava d’altro. L’assessore comunale Gianluca Allegretti: «Ho trascorso una notte insonne nel timore che l’evento sismico, dopo la replica avvertita venti minuti dopo la prima scossa, durasse ben più a lungo». Le verifiche di carabinieri, polizia, vigili del fuoco e polizia municipale non hanno registrato, però, danni.



  IL PARERE Padre Martino Siciliani, dell’osservatorio Bina: «Area circoscritta, profondità limitata»
L’esperto: «Il fenomeno si sta esaurendo»
PERUGIA — Timore, che cresce ad ogni ripetersi di scossa, che diventa paura. In alcuni casi addirittura panico. E sono le persone più anziane — quelle che non potrebbero mai, nonostante la volontà , correre verso un riparo, scendere in strada in tempi brevi, sfuggire alle mura di casa che tremano — a rivolgersi in queste ore a chi può rassicurarli. Cerchiamo dunque di sapere da padre Martino Siciliani — che nell’osservatorio sismico «Bina» di Perugia interpreta da sempre i sussulti della terra — che cosa sta accadendo in Umbria in queste giornate.
«Si tratta di uno sciame sismico che va avanti da una decina di giorni — dice l’‘esperto dei terremoti’ — e che interessa un’area molto limitata e ristretta. Anche la profondità è contenuta: è quindi del tutto probabile che sia una crisi molto circoscritta. Tanto è vero — spiega — che le scosse si distribuiscono localmente, tra Assisi e Bastia. anche se le più forti sono state avvertite anche nel Folignate e nel Perugino, a Piccione. L’area interessata è quella del Subasio, insomma. E ’ un periodo localizzato e secondo me non alto rischio».
Padre Martino insiste: «C’è anche un ulteriore aspetto vantaggioso: l’andamento degli episodi sismici è regolare, una serie di piccole scosse avvertite localmente, con bassa energia. Da questo deduciamo, e speriamo, che il periodo di ‘crisi’ dovrebbe concludersi nel giro di qualche giorno».


 

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