Bastia

Terremoto, tante persone in strada

Terremoto: per centinaia una notte all’aperto
ASSISI – Continua lo sciame sismico nella zona tra Assisi, Bastia, Bettona e Cannara dove, dopo le forti scosse registrate nella notte tra sabato e domenica che hanno diffuso la paura costringendo molta gente a dormire fuori, anche ieri si sono registrate altri movimenti tellurici. Nel pomeriggio un’altra scossa di magnitudo 1,7 è stata avvertita dalla popolazione che ha continuato a chiamare vigili del fuoco e forze di polizia per avere informazioni e rassicurazioni sul terremoto. Dalle verifiche effettuate dal Dipartimento della Protezione civile non risultano al momento danni a persone e/o cose. Secondo padre Martino Siciliani dell’istituto Bina di Perugia l’energia sprigionata dall’evento sismico, rispetto al quale tuttavia non si possono avere certezze, è destinato ad esaurirsi. 



 Dopo le prime forti scosse continua lo sciame sismico, ma per gli esperti dovrebbe presto terminare


Ad Assisi e Bastia in molti hanno dormito all’aperto



Al “Bina” Padre Martino ha controllato i rilevamenti fatti PERUGIA – Tanto spavento, centinaia di persone davanti alla propria abitazione, palazzi illuminati a giorno, crocchi di persone al freddo ma così preoccupate per le tre forti scosse di terremoto che, sabato notte, hanno colpito la zona di Assisi-Bastia, da non rientrare in casa. L’Umbria ritorna nella paura del sisma, quella stessa paura che, tornata già a diffondersi nella zona di Foligno-Spoleto, questa volta ha invece interessato l’area tra Assisi-Bastia, Cannara e Bettona, dove è stata localizzato l’epicentro. La prima scossa, la più forte di magnitudo 3.3 che ha portato centinaia di persone in strada, è stata registrata a mezzanotte e 42. La gente si è riversata davanti alle case non sapendo più cosa fare e, soprattutto con il timore di una replica. Replica, di magnitudo 3.0 che, secondo i rilievi dell’istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, è arrivata otto minuti più tardi. Poi ancora un’altra scossa che, seppur di minore intensità, ha spinto diverse persone a dormire in macchina. Lo sciame sismico, in via comunque decrescente, è proseguito per tutta la notte ed anche nella giornata di ieri quando però, solo in pochi, hanno avvertito una scossa di magnitudo 1.7. Centinaia le chiamate al comando dei vigili del fuoco, ai carabinieri e alla polizia di gente che chiedeva informazioni sul sisma ma nessuna richiesta di intervento. Dalle verifiche effettuate infatti dal dipartimento della Protezione civile non risultano danni a persone e/o cose. Nella stessa zona si era già registrata una scossa di terremoto lo scorso venerdì sera, alle 22.08, con magnitudo 2.4 e con epicentro nell’area degli stessi comuni. Ecco perché la paura che il ripetersi di scosse sia l’inizio di un evento sismico anche più complesso ha diffuso una certa preoccupazione. All’istituto “Bina” di Perugia dove sono stati rilevati tutti i movimenti tellurici e dove sono arrivate centinaia di telefonate, il direttore padre Martino Siciliani chiarisce modalità e tipologia dell’evento. “Abbiamo avuto molte chiamate di gente – spiega il direttore – che ha sentito molto bene queste scosse di carattere sussultorio. Si tratta di un microsisma che sta interessando il distretto attivo tra Assisi e Bastia. I nostri macchinari continuano a registrare scosse di lieve intensità che magari la popolazione non percepisce. Credo comunque, anche se è impossibile avere certezze, che il movimento è destinato a scemare; si tratta di residui di energia che dovrebbero esaurirsi; è quindi improbabile che si verifichino altre forti scosse. Il fenomeno è simile a quello dei distretti di Massa Martana, Asquasparta-San Gemini e Spoleto. Caso a parte la scossa di Colfiorito registrata circa dieci giorni fa tra Umbria e Marche che è rimasta praticamente isolata”.
Mar.Ros.

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