Bastia

Terremoto in Nepal, il racconto degli umbri scampati alla tragedia

FOLIGNO «STIAMO tutti bene, in questo momento ci troviamo in treno e raggiungeremo Nuova Delhi fra circa due ore». La telefonata si interrompe Dall’altro capo parla l’ingegner Roberto Raspa (nella foto), coordinatore del gruppo di Protezione civile di Bastia Umbra. Insieme a lui ci sono altri umbri tra cui l’architetto folignate Valentina Silvestrini. Erano in Nepal quando la violenta scossa di terremoto di quasi l’ottavo grado della scala Richter (7.9 di magnitudo) ha distrutto interi villaggi, provocando anche valanghe sull’Everest. Uno spaventoso terremoto che ha causato migliaia di morti e altrettanti feriti. Per loro sono stati attimi terribili, come hanno raccontato ieri l’altro ai familiari, ma fortunatamente sono tutti in salvo. Il gruppo, che era in viaggio di piacere, ha anche visitato Katmandu, città interessata dal sisma e la loro drammatica esperienza è stata postata anche sui social network. Un’esperienza difficile da metabolizzare hanno scritto ma grazie a Dio stiamo tutti bene». Nella giornata di ieri la comitiva ha raggiunto l’aeroporto ed è riuscita ad imbarcarsi dopo 36 ore, per poi proseguire in treno fino all’albergo che avevano già prenotato per il loro tour asiatico. Per loro è stata un’esperienza terribile. La prima cosa che hanno fatto è stata quella di telefonare ai familiari per tranquillizzarli.

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