Arrestati e subito rimessi in libertà due 20enni di origine marocchina: erano armati di pugnale e coltello
La fuga Uno dei due ha cercato di scappare spintonando un agente
In tribunale Il pm aveva chiesto la misura cautelare in carcere
di Francesca Marruco
PERUGIA Mentre il complice cercava di arraffare più denaro possibile dalle casse della filiale delle Poste di via Roma, lui è andato incontro ai carabinieri brandendo un coltello da macello in una mano e un pugnale nell’altra, col passamontagna calato sul volto. I militari gli hanno intimato di gettare a terra le armi ma lui lo ha fatto solo quando il carabiniere ha armato la pistola d’ordinanza. E’ stato lui, un 19enne marocchino, il primo ad essere bloccato sabato notte quando, insieme ad un connazionale, ha tentato di svaligiare la filiale di Poste Italiane, nel cui caveau erano custoditi 40 mila euro. La porta aveva dei segni di effrazione. L’allarme alle centrali operative è scattato pochi minuti prima delle quattro: sul posto sono arrivate due gazzelle dei carabinieri e una pattuglia del commissariato. Gli uomini delle forze dell’ordine hanno trovato il vetro della porta d’emergenza rotto e, immediatamente hanno visto il ladro col passamontagna che gli andava incontro. L’altro malvivente è stato bloccato poco dopo: si era rannicchiato nel vano dietro ai bancomat, ancora col passamontagna in testa e un cacciavite in mano. Quando si è trovato di fronte i carabinieri che impugnavano le pistole, si è scoperto il volto, ha appoggiato il cacciavite a terra e ha alzato le mani in segno di resa. Salvo poi spintonare un assistente capo della polizia di Stato e cercare di scappare mentre era stato ammanettato. E’ passato attraverso un rete che avevano tagliato poco prima per entrare. Ma la fuga è durata ben poco: lo stesso agente spintonato lo ha bloccato. Entrambi, difesi dall’avvocato Roberto Tittarelli, sono comparsi ieri mattina in tribunale: il giudice non ha però emesso la custodia cautelare come chiesto dal pm e ha disposto l’obbligo di firma. I due ragazzi sono incensurati e uno di loro non è in regola in materia di permesso di soggiorno.
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