Bastia Umbra, operazione di polizia e carabinieri. Arrestati due giovanissimi
PERUGIA – CON IL VOLTO travisato e armati di coltelli e pugnali volevano svaligiare l’ufficio postale di Bastia Umbra all’alba di domenica. Si sono fermati solo quando un militare della compagnia di Assisi ha prima estratto l’arma di ordinanza e poi l’ha caricata. Il malvivente infatti non si era fermato nemmeno dinanzi ai carabinieri che procedevano armati nella loro direzione e gli intimavano di arrendersi. In manette sono finiti due magrebini Ayoub Dakka e Zakariye Sissene di appena 20 e 19 anni, uno di loro peraltro clandestino. Entrambi sono stati arrestati con l’accusa di tentato furto nel corso di un’operazione congiunta di polizia e carabinieri e coordinata dal pm Valentina Manuali della procura di Perugia. Ora sono già tornati liberi. IN PARTICOLARE alle 4 di domenica mattina la società che si occupa da remoto della videosorveglianza dell’Ufficio postale di Bastia Umbra ha segnalato alla centrale operativa dell’Arma presenze sospette all’interno dell’edificio. Sul posto sono arrivate pattuglie di polizia e carabinieri che hanno bloccato l’uscita dal parcheggio, per evitare la fuga dei ladri. Si sono poi avvicinati ed hanno trovato la porta di emergenza laterale aperta e con il vetro spaccato. Entrati all’interno dell’ufficio postale i militari hanno notato che uno dei due, con il volto coperto da un passamontagna gli andava incontro impugnando un coltello di grosse dimensioni su una mano ed un pugnale nell’altra. SOLO QUANDO un militare ha caricato l’arma, dopo vari tentativi di farlo desistere, il sospettato ha gettato a terra le armi e si è sdraiato a terra. Poco dopo è stato fermato il complice che si era nascosto all’interno dell’archivio dell’ufficio postale, dietro dei cartoni. Anch’egli indossava un passamontagna e aveva con sé una chiave inglese di grosse dimensioni. L’uomo, poi identificato in Sissene, ha cercato di opporsi, spingendo gli agenti e i militari intervenuti e divincolandosi anche una volta ammanettato, nel tentativo di darsi alla fuga attraverso un foro effettuato nella rete di recinzione (in plastica da cantiere di colore arancio) che era stato fatto proprio dai malviventi per introdursi sul retro dell’ufficio postale. POSTI SOTTO sequestro gli strumenti da scasso e i guanti utilizzati per compiere il delitto. In particolare ai due magrebini è stato contestato il tentato furto, aggravato in quanto attuato da persone armate e travisate e la resistenza a pubblico ufficiale. Dalla successiva ispezione di tutti i locali dell’ufficio postale è emerso che i ladri avevano divelto la griglia dei conduttori dell’aria posta vicino alla porta che accede al Back –Office; la porta inoltre presentava segni di effrazione fatti dai due complici nel 18/6/2019 2/2 tentativo di raggiungere il caveau, ove si trovavano in giacenza – ha riferito la direttrice della filiale – circa 40 mila euro in contanti. Inoltre nel bagno un pannello del controsoffitto era stato tolto dalla propria sede creando un passaggio verso il tetto, finalizzato a creare una via di fuga. Ieri mattina l’udienza di convalida in tribunale. Il giudice Ciliberto ha ritenuto di convalidare l’arresto ma non ha emesso la custodia cautelare in carcere, come sollecitato dal pm Maria Valerio. Gli indagati dovranno solamente presentarsi alla polizia giudiziaria per i controlli. Il procedimento è stato poi rinviato per eventuali riti alternativi. Eri.P.
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