Fibrillazioni in crescita
ASSISI – Sarebbe venerdì 23 (il giorno dopo il consiglio comunale in cui dovrebbe essere approvato il nuovo piano regolatore generale) la data di scadenza entro e non oltre la quale ritirare le deleghe a Giorgio Bartolini, attuale vice sindaco ma anche sfidante di Claudio Ricci (qualora la disponibilità del sindaco si trasformasse in candidatura vera e propria) alle prossime elezioni comunali, in calendario nella primavera del prossima anno. Questa l’ultima voce che anima il già surriscaldato (e non a causa delle temperature di questi giorni) clima politico di Assisi, una voce che (come molte altre) non trova conferma, anche se nel Pdl non escludono che entro fine mese ci possa essere “un chiarimento” di qualche tipo nel partito come nella maggioranza, probabilmente una presa di posizione ufficiale (e comune) sul cosa fare, visto che nei vertici del Pdl (comunale, ma anche provinciale e regionale) ci sono due anime, quella che nei confronti del vicesindaco è attendista, e quella che vorrebbe il redde rationem, il ritiro da parte del sindaco delle deleghe al suo vice che sarebbe già stato spostato da fine giugno, a metà luglio, al prossimo 23 agosto. E non sarà un caso se Lanfranco Lollini e Stefano Pastorelli, i due consiglieri del gruppo misto che molti considerano bartoliniani de facto, quando venerdì scorso il consiglio comunale è andato deserto per le assenze nella maggioranza hanno invitato i consiglieri del Pdl a tramare di meno e a lavorare di più, per continuare il buongoverno di questo ultimo decennio. Se in casa del Pdl la situazione è fluida, altrettanto lo è in casa del Pd, dove non a tutti – Edo Romoli in primis – è piaciuto lo slittamento del congresso a settembre causa ferie di vertici e militanti che non avrebbero permesso una piena partecipazione. Ci sarebbe però qualcuno pronto a firmare e inviare una lettera al segretario regionale Lamberto Bottini per chiedere il commissariamento del partito, “perché vista la confusione della maggioranza – questa la motivazione – non possiamo permetterci di aspettare”. Insomma, s’annuncia un’estate torrida. Forse di più.

Corriere-2010-07-20-pag21

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