Fondi all’osso e cartellone ridotto. Giobbe Covatta sul palco nel primo dei 6 spettacoli
di MASSIMILIANO CAMILLETTI
BASTIA UMBRA – Riprende, seppur in ritardo, la stagione teatrale dell’Esperia. L’assessore comunale alla Cultura, Rosella Aristei spiega come lo slittamento sia stato causato dalla carenza di finanziamenti: “La stagione è stata rivista con la cooperativa Atmo, in parte ridotta, con notevole risparmio di denaro pubblico, ma resta sempre di alta qualità”.
Veniamo allora al mini-cartellone (sei spettacoli in tutto): si parte il 22 febbraio con Giobbe Covatta che presenta “Trenta”. In chiave ironica, come nel suo stile, Covatta presenta la sua riflessione sui diritti fondamentali dell’uomo, raccontando con sarcasmo le storie di coloro che questi diritti li hanno solo sulla carta.
L’8 marzo sul palco del teatro bastiolo, in occasione della Festa della donna, andrà in scena lo spettacolo “Tutta colpa degli uomini”, con Margot Sikabonyi, Silvia Paoli e Roberto Turchetta. Protagoniste tre donne insoddisfatte, vittime e carnefici dei propri uomini, cui attribuiscono ovviamente qualsiasi tipo di colpa, divorate da una crisi sentimentale e sessuale che le precipita in un’esilarante commedia degli equivoci. Lunedì 25 marzo sarà la volta del Nuzzo-Di Biase live show. Si tratta di un recital, che porta la firma della coppia comica conosciuta dal grande pubblico per la partecipazione a vari programmi della Gialappa’s, altro non è che uno spaccato della realtà dove personaggi comici e surreali si susseguono e coesistno evidenziando molti aspetti paradossali della nostra esistenza.
Si prosegue il 31 marzo con il Capodiavolo di Alessandro Benvenuti, il racconto di vita di un artista in tournée che attraverso le parti recitate, ora in forma di monologo, ora attraverso il dialogo con i suoi amici musicisti, confessa al pubblico la natura del pedaggio che si paga alla vita per poter essere quello che il caso lo ha destinato ad essere. Creatività, surrealismo e improvvisazione sono invece i tre ingredienti di base dello spettacolo comico “Beffardi, buffoni”che il 12 aprile porterà in scena i “Ditelo voi”, direttamente dal palco di Colorado. Si chiude il 26 aprile col duo Bianchi e Pulci, coi migliori personaggi che li hanno contraddistinti all’interno dello storico gruppo comico dei “Cavalli marci” si alternano ai nuovi personaggi di estrazione televevisiva.
Certo che una stagione teatrale con solo 6 spettacoli, pur di qualità, è deludente per una città come Bastia dove la domanda di cultura è comunque alta.
Se pensiamo alle spese fatte in passato….
il più bello era Drankula a Bastia Estate……
Ma se non ci sono i soldi, … perchè la passata amministrazione ha lasciato I DEBITI DA SALDARE … la stagione teatrale si fa con 20.000 euro anziche 80.000 degli altri anni … se avessero gestito meglio forse si vedevano più spettacoli. VERITAS !!!
Considerazione: se si guarda al recente passato,la quantità di spettacoli è sicuramente diminuita, le priorità dell’amministrazione di “centrodestra” sono al momento altre, (sociale e sicurezza ecc.) non si può spendere i denari della programmazione pensata dalla cooperativa Atmo c/a €.80,ooo per soddisfare a pieno la stagione teatrale 2010, al Cinema Esperia.
Alcuni dicono che a Bastia la domanda di “cultura” è molto alta, io invece penso che questa affermazione sia una leggenda metropolitana, messa in giro da componenti tradizionalmente rappresentativi della crema intellettuale di Sinistra, che esalta in modo settario e partaiolo, artisti ed eventi di chiara orientamento politico, per accontentare la fame di Cultura che li travolge, se si frequenta il Cinema teatro di Bastia in quei momenti, ci si accorge che i fruitori sono sempre le stesse persone, collegate a filo stretto con tematiche orientate palesemente contro il Governo Berlusconi, non nascondendo la quasi totale appartenenza a partiti di sinistra.
Preciso meglio il mio commento, forse troppo conciso e quindi male interpretato.
La domanda di cultura a Bastia è senz’altro alta, e riguarda non solo il teatro, ma anche il cinema, la musica e in genere tutte le espressioni artistiche.
E non mi riferisco alla domanda strumentale di chi fa “politica” , ma delle persone comuni, che amano lo spettacolo nelle sue varie forme e che penso sarebbero felici di poter assistere a eventi di qualità nel proprio paese senza doversi spostare per forza a Perugia o in altre città vicine.
Ad oggi a Bastia ci troviamo con un contenitore, il Cinema Esperia, ristrutturato con spese ingenti (chissà se tutte necessarie) che viene poco utilizzato; purtroppo mancano i fondi, e questo è un limite che speriamo si potrà superare in futuro.
Certo vedere che nella vicina Santa Maria degli Angeli c’è una offerta molto superiore e valida di spettacoli suscita ammirazione e invidia. Speriamo che a Bastia gli errori del passato non si ripetano e che si progetti qualcosa di importante anche in questo campo.
20.000 €. per me sono tantissimi, e una amministrazione dovrebbe non finanziare ma dare un contributo per la riuscita di manifestazioni culturali nel nostro Cinema Teatro; il gestore del Cinema è una cooperativa di spettacoli “ATMO”, che vive del suo lavoro come tutti i possessori di partita iva, il suo guadagno non deve essere garantito dalla proprietà della struttura che gestisce… il rischio d’impresa fa parte della tipologia di ogni tipo di lavoro, pertanto, qualsiasi gruppo che vive del suo lavoro, se non rende, non ha il giusto guadagno, o si adegua, oppure “chiude” e cambia mestiere.
P.S. sei spettacoli (6) il comune li paga €.20.000, quanto ritorno c’è per l’amministrazione….. fatto salvo la visibilità che porta a livello della piana di Assisi..???