Seduta ricca di scambi polemici
ASSISI – “Mancano mesi alla fine del mandato di questa amministrazione, ma c’è già aria di campagna elettorale, non tra maggioranza e minoranza ma tra parti della maggioranza: è una cosa irrispettosa nei confronti dei cittadini”. Queste le parole scelte da Antonio Lunghi per introdurre l’ordine del giorno relativo alle “cinque emergenze che investono il territorio”, presentato dall’Udc (Lunghi e Francesco Mignani) e dal Pd (Claudio Passeri, Claudia Travicelli, Luigi Marini, Gianfranco Gambucci ed Edo Romoli). “In futuro – argomenta Lunghi – bisognerà abbandonare la scelta di non aumentare le tasse, manca una strategia ad ampio raggio per affrontare la crisi del turismo, dobbiamo concentrarci su come far ripartire al meglio il corso di laurea in economia del turismo e non dimenticando i problemi della cassa integrazione al Centro studi sul turismo, che rischia la chiusura”. L’ordine del giorno riguardava anche l’emergenza idrica (“sono più di cento pozzi inquinati – ha detto Matarangolo – utili per l’agricoltura e per il consumo umano. Il limite di inquinamento è 10, ci sono pozzi che arrivano a 700”), il problema del lavoro, la candidatura di Assisi a capitale europea della cultura e la gestione del piano regolatore generale. “E’ obbligo di tutti fare un’analisi congiunta dei problemi e trovare una soluzione condivisa – questo l’invito di Passeri, un auspicio che è piaciuto a Ricci che ha però ribattuto colpo su colpo alle accuse: “Non c’è un clima da campagna elettorale, la giunta va avanti e fa scelte. Abbiamo ottimizzato i costi di gestione e il bilancio 2010 ha registrato una buona tenuta, nel 2011 tenteremo di non aumentare tasse e tariffe, nel 2012 ci dovremo confrontare con un regime fiscale diverso da quello attuale”. Il sindaco ha ricordato l’impegno per il corso di laure e per il Cst, “che per avere un bilancio sostenibile dovrà ridurre il personale di almeno sei unità, che verranno ricollocate altrove. Quest’anno – ha aggiunto Ricci – il turismo ha registrato un segno positivo e per l’inquinamento dei pozzi (privati) sono state firmate centinaia di ordinanze di divieto, ed all’Ato è stata sollecitata la realizzazione di acquedotti”. Si chiude con l’economia: “Infrastrutture e prg sono strumenti importanti, adesso va garantita la semplificazione delle pratiche e i loro tempi di rilascio”.
Flavia Pagliochini

Corriere-2010-10-14-pag21

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