BIANCOROSSI:
Il numero 1: “Noi vogliamo i playoff a tutti i costi”


GIANLUCA ZINCI
BASTIA – Stefano Tajolini avrebbe voluto fermare ancora la Pontevecchio. Il 1° ottobre nella gara di andata a Ponte San Giovanni il numero uno si è superato. Interventi prodigiosi e rigore parato a Simone Martinetti all’ultimo tuffo. La Pontevecchio è con un piede e mezzo in serie D, ma oggi il Bastia avrebbe voluto fare lo sgambetto alla prima della classe. La partita però, non si disputerà in seguito agli incidenti di Catania con decisione della Figc che ha bloccato tutti i campionati. “E’ un match da vincere – dice Tajolini – perché battere la Ponte-vecchio potrebbe cambiare le sorti del nostro campionato”.
A Bastia vogliono a tutti i costi i playoff. Dopo il colpo di Cioci, la piazza pretende di arrivare agli spareggi e dopo la battuta a vuoto di Todi bisogna rimettersi in carreggiata per tenere il ritmo del Nocera e del Deruta: “La nostra squadra ha le potenzialità per arrivare ai playoff. E’ una squadra giovane, che messa in condizioni è in grado di fare buone cose e anche fermare la Pontevecchio. All’andata facemmo una grossa gara, tutta di vitalità e dinamismo, dovremmo ripeterla, giocare su grandi ritmi e tenere a bada soprattutto Roberto Balducci”. Il numero uno consoce bene Balducci, hanno giocato insieme a Gualdo. “Balducci è sprecato per questa categoria, fa la differenza. Dobbiamo controllarlo con la massima attenzione, anche perché dai suoi colpi possono nascere sempre cose pericolose. Dovremo raddoppiare sempre su di lui, altrimenti saranno guai”.
Tajolini conta di ripetere la gara dell’andata? “La Pontevecchio soprattutto nella parte finale della gara ci mise sotto, e mi dovetti superare per dire di no a quei cecchini. Quando la partita si giocherà, conto di fare la stessa gara, ma questa volta proveremo a fare il colpaccio. Se vogliamo i playoff servono i tre punti, e se anche giochiamo con la prima della classe non dobbiamo avere timori. Lì davanti abbiamo i mezzi per infilare Vecchini”.
Tajolini chiama a raccolta e a supporto Bastia per questi novanta minuti decisivi: “Contiamo mai come questa volta, quando la gara si disputerà, di avere il sostegno dei pubblico per arrivare ai tre punti. Se vinciamo possiamo fare la corsa sul Nocera e sullo stesso Deruta. Poi gli scontri diretti potrebbero stravolgere la classifica per i playoff. Intanto pensiamo a ipnotizzare Balducci “.


I ROSSOVERDI:


Il “Perugino” risponde: “Non dobbiamo fallire il rush finale”


SIMONE MAZZUOLI


PONTE SAN GIOVANNI – Roberto Balducci è tornato. Con il Semonte il fantasista di Franceschini ha confermato evidenti miglioramenti dal punto di vista fisico dopo il rientro post infortunio, e anche una presenza sotto rete importante, anche se nell’occasione poco fortunata. Messo così alle spalle il fastidioso infortunio muscolare che ha pregiudicato la fase centrale del girone d’andata del forte giocatore ex Gualdo, ecco che con le due prossime partite la Pontevecchio si gioca gran parte del campionato. Bastia e Todi sono, forse, gli ultimi due scogli rimasti davanti alla promozione in serie D. Due partite importanti, da affrontare al meglio. In gare come queste l’esperienza è un valore aggiunto. E Balducci di gare così ne ha giocate molte nella sua carriera… “Partite difficili. Bastia e Todi sono veramente due test importanti. Probabilmente passarli indenni significherebbe aver chiuso anticipatamente il campionato. Però è presto per dirlo”. Già, ma la partita contro il Bastia per il momento non si giocherà. Ed allora parliamo della tua condizione.
Personalmente sei in crescendo. Ti manca però il gol? “La cosa importante dopo due mesi di inattività era recuperare al meglio. Questo è stato fatto e sono contento. Poi sono soddisfatto delle mie ultime due uscite e, mea culpa per mie imprecisioni, vorrei fare i complimenti a Speziali e Prete che su di me hanno fatto interventi molto importanti”.
Tornando indietro col pensiero e rivalutando oggi la scelta di Ponte San Giovanni cosa ti viene in mente? “Ribadisco la felicità per la scelta fatta in estate. Nonostante avessi ancora l’opportunità di giocare tra i professionisti ho deciso di scendere fino all’Eccellenza. A parte il discorso familiare, che resta sempre importante, l’ho fatto perché sapevo dove tornavo. Ribadisco. L’unico rammarico è essere stato fuori per infortunio così tanto tempo”. Bartoccini, Marri, Magionami. Meri- tano il professionismo? “Non solo loro. Dal punto di vista tecnico sono giocatori che hanno poco da invidiare a chi gioca in serie C. Però la tecnica non basta. Te lo dice uno che prima di vedere il professionismo ha giocato nei dilettanti. La componente psicologica diventa fondamentale. Rimettersi in discussione. E poi non abbattersi se i risultati non arrivano subito. Certo, per chi è abituato a segnare più di venti gol a stagione magari potrebbe essere inizialmente dura. Però tecnicamente i giocatori che hai citato, ma ci metto pure Ferri, Cecchini ed altri giovani in rosa, hanno tutte le carte in regola per arrivarci. Magari lo faranno con la Pontevecchio…”.

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