“Continuare a respirare aria di conflitto non fa bene allo sviluppo della città”
Chiesto un incontro tra Confcommercio e Confesercenti
BASTIA UMBRA – Sul dibattito commercio fa luce l’assessore allo sviluppo economico, Andrea Tabarrini.
E lunedì 22 dal palazzo del comune bastiolo partirà una missiva diretta sia a ,Confcommercio che a Confesercenti, indirizzata non solo ai rispettivi presidenti, Sauro Lupattelli e Antonio Serlupini, ma anche ai consigli direttivi delle associazioni di categoria al completo. “Perché è bene iniziare a parlare di cio che sarà, e non più di cio che è stato” dichiara l’assessore Tabarrini “dal momento che continuare a respirare aria di conflitto non fa bene allo sviluppo di Bastia Umbra. Forse i progetti elaborati ad o: per il commercio della città sono troppo articolati; su questo amministrazione comunale e associazioni di categoria sono d’accordo e è da questo pensiero condiviso che si deve iniziare a progettare la strategia per il futuro”. Per fare un po’ il punto della situazione, senza entrare nel merito delle ragioni e per riepilogare quanto successo, l’assessore allo sviluppo economico ricorda: “Dal 2004 al 2006 e stato l’ex assessore Patrizia Rapice a stabilire il piano al commercio, concordandolo non solo con le associazioni di categoria, ma anche con rappresentanze sindacali, consumatori e ambulanti. Da questo confronto è nato il progetto di insidiare a Bastia Umbra 12 medie superfici, di cui le relative licenze sono state assegnate, a patto che le attività commerciali venissero attivate entro i due anni successivi. Nel frattempo la Confcommercio aveva avanzato la seguente osservazione: se l’amministrazione comunale fosse riuscita a ottenere, dalla Regione dell’Umbria, la concessione di una grande superficie da collocare in direzione Perugia, il numero delle medie superfici si sarebbe potuto ridurre. Oggi, alla luce del decreto Bersani che ha permesso di tirare fuori dal cassetto il progetto 2004 della Leroy Merlin e conseguentemente al fatto che molte attività stanno riconsegnando le licenze relative alle medie superfici, l’amministrazione comunale si trova nella condizione di poter rivedere il piano del commercio con le associazioni di categoria”. Dunque non esisterebbe confusione nelle decisioni prese fino a oggi, ma solamente la necessità di aggiornare il piano del commercio alla situazione attuale di Bastia Umbra e alla stagflazione che, dal mercato mondiale e nazionale, si riflette sulla realtà territoriale. “Da questa esigenza oggettiva e condivisa, sono convinto che sindaco e giunta troveranno modo di riportare l’armonia tra Confcommercio e Confesercenti” conclude l’assessore allo sviluppo economico, Andrea Tabarrini.
Alberta Gattucci
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