Il sindaco annuncia la realizzazione della carreggiata fino alla stazione e il sottopasso ferroviario
di Sara Caponi
BASTIA UMBRA – Il futuro dell’area Franchi è ad un punto di svolta. In una nota diffusa nella giornata di ieri, infatti, la Central Park Srl ha comunicato
che tutto è pronto per l’avvio dei lavori che, a partire dalla realizzazione del sottopasso ferroviario di via Firenze, cambieranno il volto della città. “Si è conclusa -si legge nella breve nota -la fase di composizione del quadro organizzativo e finanziario dei soggetti che a vario titolo parteciperanno con propri mezzi all’operazione dell’area Franchi. Ciò è stato molto complesso, sia per la crisi generale in atto sia per la notevole e innovativa qualità delle realizzazioni che per la consistenza dell’intervento. Il raggiungimento di questo obiettivo – annuncia quindi la società – rende finalmente certo l’inizio dei lavori per la realizzazione del primo stralcio che sarà preceduto, in tempi strettissimi, dalla firma della convenzione con l’amministrazione comunale, con contestuale rilascio della fideiussione di 5.500.000,00 euro a garanzia della corretta esecuzione delle opere di urbanizzazione, compreso il sottopasso ferroviario, e degli standard relativi allo stralcio”. Dalla maggioranza trapela grande entusiasmo per la notizia,che segna una svolta per il futuro dell’area urbana. “Tutto è ormai pronto per l’avvio dei lavori”, annuncia con soddisfazione il sindaco Stefano Ansideri, che ipotizza l’avvio del cantiere entro l’anno. “Al fine di rendere l’area utilizzabile – spiega -sarà realizzata per prima la strada che va alla stazione nonché il sottopasso ferroviario in via Firenze, che il nostro progetto ha reso più bello e funzionale rispetto alle ipotesi di chi ci ha preceduto. Chi,anche di recente, ha continuato a criticarci, ha perso ancora una volta l’occasione per stare zitto”. La stoccata è indirizzata ai partiti di centrosinistra che, proprio in questi giorni, avevano esposto non poche perplessità rispetto a un piano “da rivedere sotto numerosi aspetti”, a partire “dall’azzeramento totale dell’accordo di programma che prevedeva il recupero del sito produttivo e la costruzione del nuovo stabilimento. Se non vi è lavoro e occupazione – si chiede il centrosinistra – per chi si costruisce?”.