Sventato l’ennesimo furto Ore contate per la banda I carabinieri sono riusciti ad arrestare uno dei ladri E UNO. Il primo, forse, di una lunga serie. Come è lungo, d’altronde, l’elenco degli assalti in villa. In manette un albanese di 28 anni, ‘braccato’ dai carabinieri della Compagnia di Assisi che hanno cinturato la zona attorno a Costano dove nella notte tra lunedì e martedì si stava consumando l’ennesimo furto. I complici che erano con R.A. sono fuggiti, ma uno della «banda» adesso è in cella e le sue parole potrebbero pesare come macigni.
Ladri di professione, lo dimostrano gli oggetti sequestrati dai militari nel bagagliaio della Volkswagen «Passat»: mazze, spranghe di ferro, cacciaviti, arnesi da scasso e guanti da lavoro. In più, un uncino di ferro (per l’apertura degli infissi attraverso il foro nel legno) e un trapano a mano. Lo stesso — sono ancora in corso accertamenti — è stato probabilmente utilizzato per aprire la finestra nell’ultima rapina messa a segno a Brufa, o in altre zone. Nell’auto i carabinieri hanno sequestrato, inoltre, qualcosa come 500 monili d’oro e numerosi orologi. Un altro aspetto su cui si concentrano le indagini, dirette dall’arguto capitano Andrea Pagliaro, riguarda il colore delle federe dei cuscini. Cinque — di colori diversi (il furto di copricuscini e calzetti fu denunciato a Brufa) — ognuno probabilmente corrispondente alle case visitate. Dagli accertamenti in caserma è emerso che R.A. è un clandestino, già espulso e respinto alla frontiera nel 2009.
Per contrastare gli assalti notturni in villa i militari da settimane ormai avevano predisposto servizi straordinari, fortunatamente la scorsa notte le pattuglie hanno intercettato la «Passat» grigia, risultata rubata a Spina ad ottobre, con tre persone che quando hanno visto la ‘gazzella’ hanno tentato di darsela a gambe. E’ quindi partita la battuta di ricerca che ha consentito di rintracciare uno dei tre, R.A. appunto, mentre era stato appena sottratto un furgone nella zona industriale di Santa Maria degli Angeli.
Anche in questo caso l’albanese si è gettato in corsa dal furgone e ha cercato di scappare a piedi, saltando con agilità le recinzioni di vari fabbricati delle industrie. Purtroppo per lui — accusato di furto in abitazione, furto aggravato di autovettura, ricettazione, reingresso illegale nel territorio italiano e porto di armi od oggetti atti ad offendere — i carabinieri sono stati più veloci.
Enzo Berett
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