Ragazza presa a rubare in un’abitazione in centro a Bastia
E’ stato un anno intenso per gli uomini dell’Arma:cento persone arrestate e denunciate per vari reati
BASTIA UMBRA – (fla.pag.)Cinque persone sono state denunciate nell’ambito di un’ampia operazione dell’Arma contro i reati predatori, con 16 militari – delle stazioni di Bastia Umbra (agli ordini del maresciallo Cristiano Boggeri), Torgiano (luogotenente Mario Lisi) con il supporto del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Assisi (diretta dal capitano Andrea Pagliaro) -impegnati in servizi mirati di controllo e prevenzione di furti nelle abitazioni o in auto in sosta. In particolare, i carabinieri bastioli hanno denunciato una napoletana di 22 anni che, dopo essersi introdotta furtivamente in un appartamento nel centro di Bastia,aveva sottratto numerosi monili,successivamente restituiti dai militari al legittimo proprietario.Nell’ambito della stessa attività, è stato inoltre sventato un tentativo di furto in abitazione ai danni di una villetta in località Costano: in questo caso i militari hanno intercettato una Mercedes (risultata rubata alcuni giorni fa a Perugia),con due persone munite del “kit del perfetto ladro”, ossia mazze,picconi, piede di porco, passamontagna.
A bordo del veicolo,sequestrato per i rilievi del caso,anche alcuni computer verosimilmente provento di furto. Nel parcheggio di un supermercato a Torgiano,infine, i militari del posto hanno denunciato due nomadi che si aggiravano con arnesi da scasso vicino alcune autovetture.Nella circostanza ai denunciati è stato applicato il foglio di via obbligatorio dai comuni di Perugia e Torgiano e pertanto non potranno tornare in quei territori per i prossimi tre anni. “Sebbene l’attività di contrasto stia dando i suoi frutti con oltre 100 persone arrestate o denunciate per i soli reati contro il patrimonio dall’inizio dell’anno – sottolineano i Carabinieri- è importante sensibilizzare
i cittadini a seguire i consigli riportati sul sito www.carabinieri.it per la protezione della casa,quali quello di installare dispositivi
antifurto, collegati gratuitamente al 112 dell’Arma”.
Ma perchè solo per tre anni fuori dai comuni interessati, non serve a nulla, poichè continueranno a rubare in altri posti. Se non sono in regola spedirli a casa loro, questo non è razzismo in quanto questi individui vivono e vivranno solo di furti, il lavoro onesto non gli interessa.