Nei guai albanese dopo movimentato inseguimento

Colpi a Bastia e Santa Maria degli Angeli

BASTIA UMBRA – Una conoscenza attenta del territorio e delle persone, un po’ di fortuna: sono questi gli “ingredienti” della brillante operazione compiuta dagli uomini della Polizia di Stato (scientifica, volanti e investigativa) coadiuvati dai carabinieri, che ha portato al fermo di un albanese di 23 anni residente a Bastia Umbra, Stafa Arber, sospettato di essere il basista di una banda che ha messo a segno diversi colpi in zona.

Tutto è nato da una segnalazione di rumori sospetti all’interno di un’abitazione della zona di Cipresso a Bastia Umbra, in seguito alla quale gli agenti del commissariato di Assisi hanno incrociato un’auto che se la filava a grande velocità. Dopo un breve inseguimento, i ladri hanno abbandonato la vettura (risultata rubata a Magione e restituita al proprietario) nei pressi della quattro corsie, ma poco lontano da lì gli agenti hanno notato l’albanese 23enne sprovvisto di documenti che non ha saputo dare spiegazioni convincenti sulla sua presenza in zona. Grazie ai colleghi dell’investigativa, gli agenti della volante hanno accertato che l’uomo era già noto alle forze dell’ordine: nella sua abitazione (che l’albanese condivideva con una bulgara) gli agenti hanno trovato diversi oggetti ritenuti proventi di furto, tra cui un computer risultato rubato in una casa di Santa Maria degli Angeli (dove peraltro il giorno di Ferragosto ignoti hanno svaligiato un appartamento a poca distanza dal centro mettendo tutto a soqquadro). L’albanese si trova attualmente in stato di fermo, mentre continuano le indagini della polizia, non solo sugli arnesi da scasso che la scientifica ha ritrovato all’interno dell’auto, ma anche sul come la bulgara, regolarmente in Italia ma all’apparenza disoccupata, potesse permettersi di pagare l’affitto: su questo punto, saranno sentiti anche i proprietari dell’appartamento. Sempre gli uomini di De Leonardis, nel corso di controlli specifici sul territorio ha denunciato un albanese irregolare in Italia e già noto alle forze dell’ordine, T.E. le sue iniziali, con precedenti specifici, ed ha anche ritrovato e riconsegnato al legittimo proprietario un’altra autovettura risultata rubata: anche in questo caso, ci sono indagini per risalire agli autori del furto. Nella serata di Ferragosto, infine, violento alterco in zona San Pietro tra due uomini: ad originare la discussione, nel corso della quale è volata anche qualche parolaccia, una vettura parcheggiata davanti al cancello di un’abitazione che impediva l’uscita del padrone di casa.
Flavia Pagliochini

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