Avvicinatosi al calcio solo in prima media, ora stupisce a Bastia. “Grazie a Scattini”
di Elisa Duili
BASTIA – C’è chi scopre la passione per il calcio da bambino,quando spesso sono mamma e papà a portarti per la prima volta al campo per farti correre dietro a quel pallone che chissà dove ti porterà. Non per tutti funziona così, non lo è stato neanche per Samuele Ciccioli, il giovane difensore classe ‘92 del Bastia: “Ho iniziato a giocare a calcio in prima media – racconta infatti -, un mio caro amico già giocava e così decisi di provare. Da quel momento non ho più smesso ed ora eccomi qua”. Ha fatto tanti altri sport Samuele, dal basket, al nuoto,all’atletica, prima di scoprire ed innamorarsi del calcio. Ha iniziato a giocare con le giovanili del Foligno,ha fatto l’ultimo anno di Berretti con i falchetti allenandosi anche
con la prima squadra, poi la passata stagione il suo esordio nel campionato di serie D con il Deruta, poi quest’estate il direttore sportivo Montori lo ha portato a Bastia:“Qui mi sono trovato benissimo -ammette -, siamo un gruppo fantastico, unito. Qualcuno già lo conoscevo, come Urbanelli, con qualcun altro ho legato dopo come Oresti e Galli. Siamo proprio un bel gruppo”. Samuele è figlio unico, diplomato al Liceo scientifico, è un ragazzo umile, timido ed introverso, in campo però un lottatore, un combattente, sempre attento e concentrato nelle retrovie, come ha dimostrato anche nella gara di domenica scorsa proprio contro la sua ex squadra, ha dato davvero tutto. Ha incontrato tanti allenatori, che tanto gli hanno insegnato: “A partire da Scattini l’anno scorso a Deruta -spiega Samuele – con cui mi sono trovato benissimo. Ha saputo trasmettermi tanto, lo stesso Scarfone
e poi Armillei, Giunti, Matrecano,Di Loreto, mi perdoneranno gli altri che non ho citato ma che alla stessa maniera mi hanno fatto crescere.Mi hanno insegnato la professionalità, ma soprattutto ad essere uomo prima che calciatore”. In questo momento c’è mister Trillini ad allenarlo: “Il suo arrivo – prosegue il difensore bastiolo -ci ha fatto scattare lamolla, quella scossa, quella cattiveria agonistica che forse avevamo un po’ perso, ma non certo per demerito di Scarfone. Ancora abbiamo tanto da lavorare, ma ce la stiamo mettendo tutta. La società lo
merita, i nostri tifosi lo meritano,che ci seguono sempre e ci stanno vicino, ci incitano, ci incoraggiano”. Samuele è consapevole di avere ancora tanto da lavorare, ma sa anche di essere nel posto giusto al momento giusto: “Bastia in questo momento rappresenta per me un trampolino di lancio importante -ammette -, è una bella piazza. Si può sempre migliorare, io devo imparare ancora tanto, devo crescere tanto, anche sotto il profilo tecnico.
Mi impegno con dedizione e sacrificio ogni giorno”. Di fede milanista,il suo idolo è Paolo Maldini, un difensore come lui e non poteva essere altrimenti: “Maldini è un mito -sostiene -, qualcosa di inarrivabile.Certo, tutti i ragazzi della mia età che giocano a pallone sperano di fare il grande salto ed arrivare nei professionisti. Quello che succederà in futuro non lo so, ma potrò comunque dire di averci provato”.