Bastia

Suona il campanello d’allarme A Bastia il calendario preoccupa Bartolucci e i suoi

BEONI IN ANSIA Obiettivo salvezza

di Leonello Carloni
BASTIA UMBRA – Come da tanti temuto, il campanello d’allarme ha iniziato a mandare il suo forte segnale subito dopo la terza sconfitta consecutiva del Bastia. Quando mancano appena 270 minuti al termine della stagione regolare, il complesso di Loris Beoni, se vorrà approdare sulla confortevole spiaggia della salvezza dovrà ancora sudare molto. Le prossime sfide,infatti, sono tutte piene d’insidie.A cominciare da quella di giovedì, quando al Comunale arriva il Trestina, una squadra da sempre considerata un ostacolo difficile da superare. Poi, dopo la sosta pasquale, una trasferta quasi proibitiva al “Carlo Angelo Luzi” di Gualdo Tadino, dove la formazione bastiola rischia di fronteggiare una squadra molto forte ma ancora alle prese con una posizione in classifica che non permetterà di fare alcun tipo di sconto all’avversario di turno.Per poi,terminare la stagione contro una blasonata che risponde al nome dell’Arezzo, il cui organico da molti addetti ai lavori è stato considerato il più forte del girone ma che,purtroppo per loro, per varie ragioni non è riuscito ad esprimere tutto il proprio valore. C’è assoluto bisogno, insomma, di un poderoso colpo di reni da parte di tutti. La squadra e il suo intero staff tecnico, hanno nel loro Dna le indispensabili qualità della competenza e del sacrificio collettivo, doti queste che attraverso il lavoro settimanale potranno permettere di scavalcare questo imprevisto,magari con lo slancio giusto.Per il resto, non si dovrà sottrarre al proprio compito la società che con il proprio presidente Paolo Bartolucci deve dimostrare con fatti concreti verso i suoi tesserati e alla gente di Bastia la sua volontà di mantenere questa categoria della serie D che nella prossima stagione si prospetta un grande campionato visto che vi prenderanno parte le squadre appena scese dalla Lega Pro di Seconda divisione (Bra, Bellaria, Castiglione, Pergolettese, Gavorrano e Poggibonsi).

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